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Gubbio, nasce il comitato per celebrare l'ottavo centenario della morte di San Francesco

Eventi spirituali, culturali e artistici. Subito una mostra per ricordare il Poverello

20 Settembre 2025, 07:00

Presentazione Francesco a Gubbio

Il comitato è permanente, così come l’ambizione di rivendicare il ruolo di Gubbio, quale seconda patria di San Francesco. Il Poverello a Gubbio ha indossato il saio donatogli dall’amico Spadalonga, sempre nella città di Pietra ha “studiato” la vita e l’opera di Sant’Ubaldo. Il suo messaggio è quello della Pace, quello del vescovo di Gubbio è la riconciliazione, entrambi sono sinonimi l’uno dell’altro. Il Comitato cittadino permanenteFrancesco a Gubbio”, creato in occasione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi, nato dalla collaborazione tra Comune, Diocesi e Famiglia francescana, è stato presentato, così come le iniziative e gli appuntamenti già in essere del progetto, a Roma, nella sede della Radio Vaticana a Palazzo Pio.

Si tratta di un’iniziativa unica nel suo genere voluta per rilanciare, valorizzare e custodire nel tempo l’identità francescana della città di pietraGubbio è uno dei luoghi simbolo della vita di Francesco. Qui avvenne il celebre incontro con il Lupo, episodio al centro del progetto, narrato dai Fioretti e diventato simbolo universale di fraternità, un gesto potente di riconciliazione che ancora oggi risuona come messaggio universale di pace, dialogo e rispetto per il creato.

Alla conferenza stampa c’erano il sindaco Vittorio Fiorucci, il vescovo Luciano Paolucci Bedini, la docente dell’Università per Stranieri di Perugia e storica dell’arte Cristina Galassi, il presidente e amministratore delegato di Opera Laboratori Firenze Giuseppe Costa, il vicario generale della diocesi don Mirko Orsini e l’assessore alla Cultura Paola Salciarini. I lavori sono stati moderati da Massimiliano Menichetti, direttore di Radio Vaticana - Vatican News.

Tante le iniziative. Tra gli appuntamenti più attesi, la mostraFrancesco e frate Lupo” che si inaugura il 27 settembre 2025 (sarà aperta fino all’11 gennaio 2026) e sarà ospitata nel Museo civico di Palazzo dei Consoli, al Diocesano e sotto Logge dei Tiratoi. Poi un convegno dedicato ai santi pacificatori San Francesco e San Guglielmo da Vercelli e al tema della riconciliazione. Quindi percorsi liturgici e cammini spirituali promossi dai conventi francescani e laboratori e iniziative rivolte alle scuole e alle famiglie. Il 6 e 7 novembre del prossimo anno si terrà un convegno scientifico 2026, per stabilire, tra le altre cose, le fonti documentarie francescane presenti oggi a Gubbio e ricostruire la storia della presenza del santo e del suo ordine nella comunità eugubina.

Il sindaco Vittorio Fiorucci ha detto: “Gubbio è la seconda patria di San Francesco. Costruiamo oggi un nuovo patto con il messaggio di Francesco: pace, fraternità, custodia del creato”. Il vescovo Paolucci Bedini ha posto l’accento sul valore spirituale dell’iniziativa: “Francesco ci insegna che ogni conflitto può diventare incontro, ogni paura può trasformarsi in fraternità”.

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