NUOVE CELEBRAZIONI
La discussione alla Camera per far tornare il 4 ottobre, San Francesco d’Assisi, festa nazionale, è slittata. Le opposizioni giovedì 18 settembre 2025 infatti hanno chiesto che il governo riferisse sulla situazione a Gaza e dopo il voto sul disegno di legge per la separazione delle carriere, che ha generato tensioni e bagarre in Aula, non si sono resi disponibili a riprendere i lavori in assenza di comunicazioni dell’esecutivo sulla crisi in Medioriente. A farne le spese è stato il provvedimento successivo all’ordine del giorno, l’istituzione della giornata festiva dedicata a San Francesco. La discussione è stata rinviata a martedì 23 settembre.
La proposta di San Francesco festa nazionale aggiungerà dunque un giorno festivo con scuole e uffici pubblici chiusi.
L’occasione è l’ottocentesimo anniversario della morte del santo di Assisi, che cadrà nel 2026. La proposta di legge porta la firma di Noi Moderati e Fratelli d’Italia.
La maggioranza è compatta e ha già annunciato il voto favorevole alla Camera e in Senato, l’approvazione della nuova legge - frutto di due testi presentati da Maurizio Lupi (Nm) e Lorenzo Malagola (FdI) - dunque appare certa e l’entrata in vigore è prevista per il 2026 (anche se nel pubblico il primo festivo scatterà nel 2027). Dopo l’approvazione in commissione Affari costituzionali del disegno di legge che istituisce il 4 ottobre come festa nazionale dedicata a San Francesco d’Assisi, martedì ci sarà il passaggio alla Camera e nelle prossime settimane quello al Senato.
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