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Tribunale

Gubbio, banda dei furti nelle tabaccherie: condannati quattro uomini

Hanno svaligiato nove esercizi commerciali in pochi mesi

Euro Grilli

20 Dicembre 2024, 11:00

Gubbio, banda dei furti nelle tabaccherie: condannati quattro uomini

Sono stati giudicati e condannati i quattro albanesi, noti come protagonisti della banda delle tabaccherie, accusati di aver messo a segno 9 furti nel giro di pochi mesi in diverse città dell’Umbria, delle Marche e della Toscana. Nello specifico due di questi furti sono stati consumati a Gubbio nella Tabaccheria Centrale di Corso Garibaldi il 14 febbraio scorso e nella Tabaccheria bar di San Bartolomeo, lungo la strada della Contessa il 26 marzo. A Bastia Umbra, Ponte San Giovanni, Ripa, Marsciano per quanto riguarda l’Umbria, poi a Fabriano e Porto San Giorgio nelle Marche e in Toscana a Cortona-Camucia gli altri colpi.


I quattro condannati sono un 39enne residente a Bastia Umbra (patteggiato 3 anni, 2 mesi e 20 giorni), un uomo di 34 anni residente a Roma (rito abbreviato 3 anni e 8 mesi), un 24enne residente a Zagarolo (3 anni 9 mesi 4 giorni) e un altro 24enne senza fissa dimora (previsto un anno 9 mesi e 14 giorni). Erano accusati, tra l’altro, di furto plurimo e continuato e di resistenza a pubblico ufficiale perché al momento dell’arresto a Perugia nel maggio scorso avevano cercato di fuggire a bordo di un’auto con la quale, inseguiti dalla polizia, erano finiti contro un guard rail.



Nel primo furto in Corso Garibaldi, il titolare è difeso dall’avvocato Ubaldo Minelli, avevano rubato biglietti Gratta e vinci, sigarette, sigarette elettroniche e contanti per un valore di circa 15 mila euro. Nel colpo a San Bartolomeo Gratta e vinci, sigarette, una macchinetta per il cambiamonete contenente soldi, denaro dalle slot machine, contanti per un importo di circa 25 mila euro. Le forze dell’ordine, coordinate dal procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini, avevano fin da subito acquisito elementi importanti per individuare i presunti responsabili dei furti tra cui le immagini delle telecamere di sorveglianza delle varie tabaccherie e di negozi limitrofi.

Dopo alcune settimane, avuta pressoché la certezza di aver individuato i quattro componenti della banda, sono riuscite a piazzare delle microspie nelle auto che usavano per gli spostamenti e altre cimici che hanno consentito di acquisire un’altra serie di elementi di straordinaria valenza per le indagini, tra cui anche immagini lungo i tratti degli spostamenti stradali e i dialoghi captati a bordo delle varie auto.

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