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Gran Premio d'Italia, la storia delle vittorie della Ferrari nel tempio della velocità. Dalla prima in Formula 1 alla gara da predestinato di Leclerc

Ilaria Albanesi

07 Settembre 2025, 13:56

Gran Premio d'Italia, la storia delle vittorie della Ferrari nel tempio della velocità. Dalla prima in Formula 1 alla gara da predestinato di Leclerc

È arrivato il giorno più atteso dalla maggior parte dei tifosi Ferrari: quello del Gran Premio d'Italia. Monza costituisce per la rossa una casa ed è stato teatro di alcune tra le più importanti vittorie del Cavallino Rampante. Tra i circuiti oggi presenti nel Mondiale di Formula 1, Monza è quello dal valore storico più grande. Fu il terzo al mondo costruito appositamente per le corse, dopo l'inglese Brooklands - oggi non più in uso - e l'Indianapolis Motor Speedway, che ancora ospita la celebre 500 Miglia. Inaugurato nel 1922, Monza accolse il secondo Gran Premio d'Italia, dopo l'edizione del 1921 disputata sul tracciato stradale di Montichiari, vicino Brescia.

Settant'anni fa l'impianto venne completamente restaurato e arricchito da un anello di alta velocità, utilizzato fino al 1961, quando fu abbandonato per motivi di sicurezza. Da allora il tracciato principale, con la sua inconfondibile forma a pistola, è rimasto in uso subendo diverse modifiche, soprattutto con l'introduzione di chicane per contenere le velocità e garantire maggiore sicurezza. Nonostante ciò, proprio a Monza sono stati registrati gli ultimi due giri più veloci della storia della Formula 1: 264,4 km/h di media, nelle qualifiche del 2020 da parte di Hamilton, e ieri, sabato 6 settembre, 1'18''792 alla media di 264,681 km/h dalla Red Bull di Verstappen.

Le vittorie Ferrari

A Monza la Ferrari ha vinto 20 Gran Premi - più di ogni altra scuderia. La prima coincide con il primo Gran Premio d'Italia corso nel tempio della velocità: nel 1949 fu Alberto Ascari a tagliare il traguardo al primo posto. La Scuderia di Maranello era nata soltanto da due anni, e conquistò i due gradini più alti del podio. La seconda vittoria di Ascari arrivò due anni più tardi - nel 1951 - ancora una volta in testa a una doppietta della rossa. La terza l'anno successivo, quello del primo titolo mondiale sia per il pilota che per la Ferrari

Nel 1960, correndo anche sull'anello di alta velocità, Phil Hill si aggiudicò al volante di una Ferrari il suo primo GP d'Italia, segnando la prima vittoria in Formula 1 per un pilota americano. Nel 1961 replicò l'impresa conquistando il titolo mondiale e passando alla storia come primo campione del mondo statunitense.

Nel 1964 a tagliare per primo il traguardo fu l'ex motociclista John Surtees, che da lì avrebbe iniziato il cammino verso il titolo mondiale, entrando nella storia come unico pilota capace di laurearsi campione sia sulle due che sulle quattro ruote. Tre anni più tardi, nel 1967, l'italiano Ludovico Scarfiotti regalò alla Ferrari una vittoria memorabile, diventando l'ultimo connazionale a trionfare nel GP d'Italia. Per il torinese, nipote di uno dei fondatori della FIAT, quella rimase anche l'unica affermazione iridata in Formula 1.

Il 1971 vide invece il successo dell'inglese Peter Gethin con la BRM, protagonista di un arrivo leggendario: solo un centesimo di vantaggio sul secondo classificato e appena 0,61 secondi a separare i primi cinque, con una media record di 242,6 km/h. Proprio per questo dal 1972 furono introdotte le chicane, allo scopo di contenere le velocità. Quel primato resistette fino al 2003, quando Michael Schumacher, sempre a Monza e al volante della Ferrari, alzò l'asticella a 247,6 km/h, stabilendo un limite tuttora imbattuto.

Tra il 1971 e il 2003, la Ferrari raccolse diversi momenti di gloria. Spicca la vittoria di Clay Regazzoni nel 1975, in una gara che vide Niki Lauda terzo prima di conquistare il suo primo titolo mondiale con la Rossa (un'impresa che nel 2025 festeggia i cinquant'anni - e che la Ferrari ha omaggiato in questo weekend). Da ricordare anche il trionfo di Jody Scheckter nel 1979, decisivo per il titolo iridato del sudafricano. Nel 1988 fu Gerhard Berger a imporsi davanti al compagno Michele Alboreto, in un doppio podio dal forte valore simbolico per la Scuderia, giunto poche settimane dopo la scomparsa di Enzo Ferrari.

Il 1996 segnò la prima di cinque vittorie a Monza per Michael Schumacher in Ferrari. La penultima vittoria per la Casa di Maranello al GP d'Italia risale al 2019, quando Charles Leclerc dominò la gara, celebrando la sua prima stagione completa con la Scuderia.

Monza 2024, la gara da predestinato

È passato poco più di un anno da quella domenica 1° settembre del 2024, dall'ultima vittoria della FerrariMonzail tempio della velocità si è colorato ancora più di rosso in un mare di folla che intonava l'inno di Mameli. Charles Leclerc - dopo una gara da predestinato - vinceva per la seconda volta in carriera il Gran Premio d'Italia. Un capolavoro della scuderia di Maranello che oggi, più che mai, sembra lontanissimo: le immagini  di domenica scorsa - 31 agosto - del pilota monegasco dopo lo scontro con Kimi Antonelli che ha causato il suo ritiro dal Gp d'Olanda sono l'apice di una parabola discendente che ha caratterizzato la stagione della Ferrari fino ad ora. La speranza - in questo weekend italiano - è quello di rialzarsi dopo il doppio dnf a Zandvoort. 

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