TENNIS
Una rivalità che è già diventata un classico del tennis mondiale quella tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, e questa sera sera, domenica 7 settembre, sul cemento di Flushing Meadows, i due ne scriveranno un nuovo e importante capitolo: in palio non solo l'ultimo slam della stagione, agli Us Open - dove nel 2022 tutto è iniziato, parola di Sinner - si deciderà il numero uno della classifica Atp, con la corona di migliore del mondo in bilico tra l'altoatesino - l'attuale proprietario - e Carlitos. Per loro è la terza finale Slam consecutiva, con un bilancio di 1-1: allo spagnolo il Roland Garros, a Jannik, invece, Wimbledon. Ora all'Arthur Ashe Stadium arriva l'ulteriore sfida del duello più appassionante degli ultimi anni. Tra Londra e New York c'è Cincinnati: l'ultima finale (non) disputata tra i due, finita dopo appena 20 minuti per ritiro di Sinner - colpito il giorno prima da un virus intestinale.
Sarà la loro seconda sfida agli Us Open. La prima risale ai quarti di finale del 2022, quando Alcaraz vinse in cinque set dopo 5 ore e 15 minuti di tennis stellare. Nel 2025 Jannik ha vinto solo un incontro: l'indimenticabile finale di Wimbledon. Lo spagnolo guida gli head to head per 9-5.
"Credo che io e Jannik avremo una grande rivalità in futuro", aveva detto Alcaraz dopo aver battuto il numero 9 del mondo Sinner nella loro prima sfida a livello Atp. All'epoca 18enne e numero 35 del mondo nel ranking ATP, Alcaraz superò Sinner in due set (7-6, 7-5), che quella settimana giocava per la prima volta da Top 10. Il campo 1 del Rolex Paris Masters resterà per sempre il terreno d'origine della rivalità tra i due.
Nel giorno del debutto di entrambi sul Centre Court dell'All England Club di Londra - lo stesso luogo che ospiterà la finale - lo spagnolo e l'altoatesino si sfidarono per la seconda tappa della loro rivalità. Sinner travolse Alcaraz in quattro set (6-1, 6-4, 6-7(8), 6-3) in 3 ore e 55 minuti.
"Carlos è un avversario molto duro e una persona splendida, quindi è sempre un piacere enorme affrontarlo", disse Sinner, poi battuto da Djokovic in cinque set ai quarti.
Nella loro prima finale in carriera, fu Sinner a imporsi dopo aver perso il primo set (6-7(5), 6-1, 6-1). Fondamentale il secondo game del secondo set, in cui Sinner annullò sei palle break: un game che avrebbe potuto far scappare Alcaraz. L'italiano invece tenne, strappò subito il servizio e si lanciò verso il titolo ATP 250.
"È stato un momento cruciale", spiegò Sinner. "Sapevo che dovevo restare lì. Sono felice di aver tenuto quel game. Poi ho risposto bene e alzato il livello. Da lì ho trovato la soluzione."
Alcaraz e Sinner si affrontarono fino a tarda notte a New York in 5 ore e 15 minuti di tennis stellare. Sinner dominò il tie-break del terzo set e strappò subito il servizio a inizio quarto, sembrando vicino alla vittoria. Ma Alcaraz annullò un match point sul 5-4 per l'italiano e vinse quattro game consecutivi per forzare il quinto. Anche lì, sotto di un break, replicò la rimonta e chiuse alle 2:50 del mattino sul 6-3, 6-7(7), 6-7(0), 7-5, 6-3.
"Onestamente, non so ancora come ho fatto", disse Alcaraz. "Devi credere in te stesso. Ci ho creduto. Era difficilissimo chiudere. Ho cercato di restare calmo, ma è dura in quei momenti". Lo spagnolo avrebbe poi conquistato il suo primo Slam a Flushing Meadows, diventando il più giovane numero 1 del ranking ATP nella storia.
Alcaraz conquistò il suo terzo titolo ATP Masters 1000 al BNP Paribas Open 2023, tornando anche al numero 1 del ranking ATP grazie a quella vittoria. Lo spagnolo non perse nemmeno un set durante il torneo, ma fu proprio Sinner l'avversario più duro nella semifinale di Indian Wells.
"Sono davvero felice di essere uscito da un match così bello. Jannik è ovviamente un grande giocatore, con colpi fantastici", disse Alcaraz. "Penso che tra noi ci sarà una grande rivalità negli anni. Stiamo giocando nei tornei migliori al mondo. Non finisce qui. Disputeremo tante grandi partite."
Due settimane dopo la sfida di Indian Wells, Sinner si prese una pronta rivincita con una vittoria in rimonta nella semifinale del Miami Open presented by Itau. In un match spettacolare, l'italiano vinse uno dei punti dell'anno: uno scambio da 25 colpi, chiuso con un passante in allungo che fece alzare il pubblico in piedi.
"Significa molto. Abbiamo giocato entrambi ancora una volta a un livello altissimo. Io ho solo cercato di dare il massimo", ha detto Sinner dopo aver raggiunto la sua seconda finale a Miami. "Abbiamo cercato entrambi di essere molto aggressivi, e oggi è andata a mio favore, quindi sono molto felice." Sinner fu poi sconfitto da Daniil Medvedev in finale, ma qualche mese più tardi si sarebbe preso la rivincita, conquistando a Toronto il suo primo titolo ATP Masters 1000.
Dopo che Alcaraz aveva vinto due tie-break per aprire gli ultimi due incontri, fu Sinner a prendersi il primo set con lo stesso punteggio. L'italiano rimontò due volte da un break sotto, muovendo lo spagnolo lungo la linea di fondo e chiudendo 15 su 15 a rete. Poi, superate cinque palle break nei primi due turni di servizio del secondo set, sprintò verso la vittoria (7-6(4), 6-1).
"Questo è tra i match più importanti che ho giocato", disse Sinner. "Ogni sfida con Carlos è durissima. C'è sempre rispetto, e giochiamo un tennis di altissimo livello. Cerchiamo entrambi i nostri limiti."
Sinner arrivava alla semifinale di Indian Wells da imbattuto in stagione: 16-0, reduce dal trionfo agli Australian Open. Sulla carta, era lui il favorito, e lo confermò in apertura, dominando il primo set con sei vincenti contro uno dello spagnolo. Ma Alcaraz non si arrese. Dopo un game chiave a inizio secondo set, cominciò a eliminare gli errori e a variare meglio i colpi negli scambi lunghi. Il suo gioco divenne più solido e imprevedibile, e la rimonta prese forma. Nel terzo set fu un monologo: perse solo tre punti al servizio.
Entrambi alle prese con infortuni a inizio torneo, Alcaraz e Sinner arrivarono comunque alla semifinale pronti a inseguire la loro prima finale al Roland Garros. L'italiano partì meglio, volando avanti di un set e un break, ma con l'andare dei game cominciò a calare, mentre Alcaraz saliva di livello. Sinner, condizionato da un crampo a mano e braccio nel terzo set, riuscì comunque a portarsi avanti due set a uno.
Ma nel quarto, Alcaraz rimise in moto la rimonta. Più lucido e solido negli scambi, girò ancora l'inerzia della partita e si prese il controllo della quinta frazione. Con 65 vincenti contro 39 dell'avversario, lo spagnolo chiuse dopo 4 ore e 9 minuti.
Una partita di resistenza mentale e fisica durata 3 ore e 21 minuti, la più lunga nella storia del torneo di Pechino. Alcaraz e Sinner, alla seconda finale ATP tra loro, diedero spettacolo. Alcaraz, avanti 5-2 nel primo set, lo perse al tie-break. Sinner, numero 1 del mondo, sembrava in pieno controllo nel terzo set quando salì 3-0 nel tie-break decisivo. Ma lo spagnolo reagì da campione: infilò sette punti consecutivi, vinse il match e scoppiò in lacrime insieme al coach Juan Carlos Ferrero.
Sul centrale del Foro Italico, davanti al pubblico di casa, Sinner rientrava dopo tre mesi di stop e raggiungeva comunque la finale. Ma fu Alcaraz a spezzare la serie di 26 vittorie consecutive dell'azzurro. Nel primo set, Sinner ebbe due set point sul 5-6, ma lo spagnolo li annullò e vinse il tie-break. Da lì in poi fu un assolo. Con quel titolo, il suo 19° in carriera, Alcaraz raggiunse Sinner come giocatore con più titoli nati negli anni 2000.
Indimenticabile la prima finale Slam tra Alcaraz e Sinner, un duello che ha scritto una pagina di storia del tennis. Sinner, in forma strepitosa e senza set persi nel torneo, volò avanti due set a zero. Ma nel quarto set, sul 5-3, 0-40, quando era a un passo dal trionfo, Alcaraz annullò tre match point consecutivi. L'altoatesino riuscì a recuperare un break nel quinto, ma nel match tie-break finale, fu travolto: 10-2 per Alcaraz.
Cinque settimane dopo la dolorosa sconfitta al Roland Garros, Jannik Sinner ha preso la rivincita a Wimbledon, negando a Alcaraz il terzo titolo consecutivo sull'erba. L'altoatesino ha mantenuto la calma dopo aver perso il primo set su Centre Court, diventando il primo italiano a conquistare il titolo singolare a Wimbledon.
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"È stata soprattutto una vittoria emotiva, dopo la dura sconfitta a Parigi," ha detto Sinner in premiazione. "Alla fine non conta come vinci o come perdi nei tornei importanti, l'importante è capire gli errori e lavorarci sopra, ed è quello che abbiamo fatto. Accettare la sconfitta e continuare a lavorare è stata la chiave. Questo è sicuramente uno dei motivi per cui tengo questo trofeo. Sono grato di essere in salute e di avere persone straordinarie intorno a me, e questo trofeo significa davvero tanto."
"Mi fa davvero piacere per te," ha commentato Alcaraz dopo la sconfitta, la prima in sei finali Slam. "È bello poter costruire un buon rapporto fuori dal campo e una grande rivalità dentro al campo. Questo mi fa migliorare ogni giorno, quindi grazie e congratulazioni."
Non è stato il finale che Carlos Alcaraz aveva immaginato, ma alla fine il giovane spagnolo ha sollevato il trofeo del Cincinnati Open dopo che il campione in carica Jannik Sinner si è ritirato a soli 23 minuti dall'inizio della finale.
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Sinner arrivava con una striscia aperta di 26 vittorie consecutive sul cemento e il match si preannunciava spettacolare. Sotto 0-5 e dopo aver chiamato il medico, l'altoatesino ha ceduto, scusandosi poi con i tifosi durante la premiazione:
"Mi dispiace tantissimo deludervi, ma già da ieri non mi sentivo bene. Pensavo di stare meglio col passare della notte, ma è andata peggio. Ho provato a scendere in campo almeno per una partita breve, ma non ce l'ho fatta, quindi mi dispiace davvero."
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