IL PERSONAGGIO
Luca Zingaretti con Camilleri e la moglie Luisa Ranieri
Montalbano sono. Scopriamo insieme chi è l'attore che ha interpretato per anni il commissario più famoso della televisione italiana. Luca Zingaretti, nato a Roma l'11 novembre 1961, è diventato uno dei volti più riconoscibili della televisione italiana grazie al ruolo del commissario Salvo Montalbano. Ma la strada che lo ha portato al successo è stata lunga e ricca di sfaccettature, passando attraverso il teatro, il cinema e una vita privata caratterizzata da grandi amori e legami familiari importanti.
Prima di diventare attore, il giovane Luca aveva intrapreso una carriera sportiva. All'età di diciassette anni entrò nelle file della squadra di calcio del Rimini, dove militava come mediano. Tuttavia, dopo pochi mesi abbandonò il calcio per seguire la sua vera passione: la recitazione. Si iscrisse così all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico a Roma, diplomandosi nel 1984. Durante gli studi seguì, tra gli altri, le lezioni di Andrea Camilleri, un incontro che sarebbe stato decisivo per il suo futuro.
Negli anni ottanta esordì a teatro con registi di prestigio come Luca Ronconi, Marco Mattolini e Sandro Sequi. Con Ronconi, in particolare, instaurò un rapporto duraturo che lo vide protagonista di cinque spettacoli, a partire dal debutto in Santa Giovanna.
Luca è il fratello maggiore di Nicola Zingaretti (classe 1965), ex presidente della Regione Lazio ed ex segretario del Partito Democratico. Anche Luca, in gioventù, si interessò di politica militando nelle file del Partito di Unità Proletaria per il Comunismo. Come lui stesso raccontò: "Facevo attacchinaggio, dipingevo striscioni e parlavamo, parlavamo... C'era una capacità di leggere le cose che oggi manca". I due fratelli hanno sempre mantenuto un rapporto riservato, apparendo raramente insieme in pubblico.
Il debutto cinematografico arrivò nel 1987 con Gli occhiali d'oro di Giuliano Montaldo. Negli anni novanta partecipò a film importanti come Il branco (1994) di Marco Risi, dove interpretò un feroce stupratore, e Vite strozzate (1996) di Ricky Tognazzi, nel ruolo di un terribile usuraio. Parallelamente, iniziò a lavorare per la televisione con Il giovane Mussolini nel 1993, dove interpretò Pietro Nenni. Il primo grande successo televisivo arrivò nel 1997 con La piovra 8 - Lo scandalo, dove interpretò il boss mafioso Pietro Favignana. Questo ruolo gli diede una prima visibilità nazionale e lo preparò al grande salto.
Nel 1999 la vita di Zingaretti cambiò per sempre. Aveva letto il romanzo La forma dell'acqua di Andrea Camilleri e ne era rimasto folgorato. Il regista Alberto Sironi provinò tre attori per il ruolo di Montalbano, ma alla fine scelse Zingaretti. La decisione fu coraggiosa: l'attore romano era ancora relativamente sconosciuto al grande pubblico.
Curiosamente, Andrea Camilleri non fu inizialmente entusiasta della scelta. Come raccontò lo stesso scrittore: "La prima impressione è stata 'ma non è il mio personaggio!'. Prima di tutto perché è calvo, mentre il mio personaggio è pieno di capelli e di peli. Secondo, era troppo giovane!". L'autore aveva immaginato Montalbano sul modello di Pietro Germi ne Il ferroviere, con i baffi e i capelli.
Quando Zingaretti chiamò Camilleri per comunicargli di aver superato il provino, lo scrittore gli disse: "Non pensavo a te, ma sei un ottimo attore e farai buon lavoro". Col tempo, tuttavia, Camilleri si ricredette completamente, pur mantenendo sempre che il suo Montalbano letterario fosse diverso da quello televisivo.
La vita sentimentale di Zingaretti ha avuto due capitoli importanti. Dal 1997 al 2004 fu sposato con la giornalista e scrittrice Margherita D'Amico, nipote del critico teatrale Silvio D'Amico. Il divorzio fu ufficializzato nel 2008.
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Nel 2005, sul set della miniserie Cefalonia, incontrò l'attrice Luisa Ranieri. Fu un nuovo colpo di fulmine che portò al matrimonio il 23 giugno 2012 nel castello di Donnafugata a Ragusa, storica location della serie di Montalbano. Dal loro amore nacquero due figlie: Emma nel 2011 e Bianca nel 2015.
Con il passare degli anni, il rapporto tra Zingaretti e Camilleri si trasformò da quello maestro-allievo a una vera amicizia. "In tutti questi anni meravigliosi in cui ho incrociato la mia vita con quella del commissario, mi sei stato amico", scrisse l'attore dopo la morte dello scrittore. Camilleri seguiva discretamente il lavoro sul set, ma raramente si faceva vedere per non imbarazzare gli attori. "Ci seguiamo e stiamo a distanza", raccontava Zingaretti.
Nonostante il successo travolgente di Montalbano, Zingaretti non si è mai fatto schiacciare dal personaggio. Ha continuato a lavorare al cinema con film come Mio fratello è figlio unico (2007) di Daniele Luchetti, che gli valse una candidatura ai Nastri d'argento. Nel 2010 vinse il Nastro d'argento come migliore attore non protagonista per i ruoli in La nostra vita di Luchetti e Il figlio più piccolo di Pupi Avati. In televisione ha interpretato figure storiche importanti come Paolo Borsellino in I 57 giorni (2012) e Adriano Olivetti in La forza di un sogno (2013). Più recentemente ha partecipato alla serie Sky Il re (2022).
Con la morte di Andrea Camilleri nel luglio 2019, si è chiusa un'epoca. Zingaretti ha dedicato parole commosse al maestro: "Adesso te ne vai e mi lasci con un senso incolmabile di vuoto, ma so che ogni volta che dirò, anche da solo, nella mia testa, 'Montalbano sono!' dovunque te ne sia andato sorriderai sornione, magari fumandoti una sigaretta e facendomi l'occhiolino in segno di intesa".
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L'ultimo episodio, Il metodo Catalanotti, andato in onda l'8 marzo 2021, ha segnato la fine della serie. Per la prima volta, Zingaretti ha dovuto assumere anche il ruolo di regista, sostituendo Alberto Sironi, morto durante le riprese. "La regia è stata un'esperienza bella e dolorosa, non c'è stato giorno in cui non mi chiedessi cosa avrebbero detto sia Camilleri che Sironi", ha confessato.
Fonti:
Wikipedia – Luca Zingaretti
Libero Magazine – Luca Zingaretti: età, carriera, Montalbano, Luisa Ranieri
Vigata.org – Andrea Camilleri & Luca Zingaretti
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