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Il tempo delle mele stasera su TV8: trama, cast e la colonna sonora cult Reality che ha reso immortale il film con Sophie Marceau

Annalisa Ercolani

20 Agosto 2025, 15:13

Il tempo delle mele stasera su TV8: trama, cast e la colonna sonora cult Reality che ha reso immortale il film con Sophie Marceau

Il tempo delle mele

Uscito nel 1980 con il titolo originale La Boum, Il tempo delle mele, in onda stasera su TV8, è diventato un fenomeno mondiale e ha consacrato Sophie Marceau come nuova icona del cinema francese. Un film che non solo ha emozionato milioni di spettatori, ma che ha saputo rappresentare con autenticità i sogni, le paure e i primi amori dell’adolescenza, entrando di diritto nella memoria collettiva degli anni ’80.

La trama: amore e crescita nella Parigi degli anni ’80

La protagonista è Victoire “Vic” Berreton, una tredicenne interpretata da Sophie Marceau al suo debutto cinematografico. Trasferitasi con la famiglia da Versailles a Parigi, Vic inizia il liceo al prestigioso Enrico IV e stringe subito amicizia con la vivace Pénélope (Sheila O'Connor). Durante una festa conosce Mathieu (Alexandre Sterling), il suo primo grande amore.

Ma la sua vita non è solo fatta di amicizie e sentimenti: i genitori, François (Claude Brasseur), dentista, e Françoise (Brigitte Fossey), illustratrice, attraversano una crisi coniugale fatta di incomprensioni e tradimenti. In questo scenario complicato, Vic trova conforto nella bisnonna Poupette (Denise Grey), arzilla ottantacinquenne che diventa il suo punto di riferimento, confidente e guida.

Il cast: la nascita di una stella

Gran parte del successo del film è dovuto al cast perfettamente assemblato. Sophie Marceau, allora appena tredicenne e con il cognome Maupu, fu scelta tra oltre tremila candidati grazie alla sua naturalezza e alla sua intensità interpretativa. Il regista Claude Pinoteau, colpito dal suo talento, le suggerì il nome d’arte che l’avrebbe resa famosa in tutto il mondo.

Accanto a lei, Claude Brasseur e Brigitte Fossey nei ruoli dei genitori, mentre Alexandre Sterling interpreta il primo amore. Intorno a Vic ruota anche un gruppo di giovani coetanei, tra cui Sheila O’Connor (Pénélope) e Alexandra Gonin (Samantha), che contribuiscono a rendere il film corale e autentico.

Claude Pinoteau: lo sguardo giusto sull’adolescenza

Figlio e fratello d’arte, Claude Pinoteau aveva già diretto film di successo come Lo schiaffo (1974) e Il genio (1976). Con Il tempo delle mele riuscì però a catturare lo spirito dell’adolescenza in modo realistico e mai banale, firmando un’opera che divenne subito cult.

Reality: la colonna sonora indimenticabile

Impossibile parlare di questo film senza citare la sua canzone simbolo: Reality di Richard Sanderson. Scritta da Vladimir Cosma, raggiunse la vetta delle classifiche in quindici paesi e vendette oltre 10 milioni di copie. La scena in cui Vic e Mathieu si scambiano il primo bacio con le cuffie alle orecchie, sulle note di Reality, è rimasta una delle sequenze più iconiche del cinema francese.

Un successo internazionale senza precedenti

Il film conquistò oltre 4 milioni di spettatori in Francia e fu un enorme successo anche in Italia, dove divenne il terzo maggior incasso della stagione 1981-82. Durante il tour promozionale, l’entusiasmo dei fan fu talmente travolgente che in alcune occasioni si registrarono resse e incidenti.

Il successo portò a un sequel, Il tempo delle mele 2 (1982), che seguiva Vic ormai sedicenne alle prese con nuove esperienze amorose. Più controverso invece il caso del presunto Tempo delle mele 3 (1988), che in realtà era il film L’étudiante e non aveva alcun legame con i primi due capitoli.

L’eredità culturale di un cult intramontabile

Il tempo delle mele non è soltanto un film romantico per adolescenti: è diventato un vero e proprio simbolo culturale. Ha raccontato con delicatezza universale il primo amore, i conflitti familiari, la ricerca di libertà e identità. Temi che, a oltre quarant’anni dall’uscita, risultano ancora attuali.

Oggi, il film continua a emozionare nuove generazioni, mentre per chi lo ha visto all’epoca resta un tuffo nostalgico nell’adolescenza degli anni ’80. Un capolavoro intergenerazionale che ha segnato la storia del cinema europeo e che continua a vivere ogni volta che parte una nota di Reality.

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