Tennis
Jannik Sinner esulta dopo la vittoria a Wimbledon 2025 su Alcaraz (LaPresse)
Più di 5 milioni e mezzo di italiani davanti alla tv, uno share medio del 40,4% e un picco da 7,6 milioni di spettatori al match point: la finale di Wimbledon vinta da Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz è stata un evento nazionale. Ma la mappa dell’audience riserva sorprese: non tutte le regioni hanno seguito con la stessa intensità lo storico trionfo dell’azzurro.
A dominare la classifica regionale degli ascolti non è infatti il Trentino Alto Adige, terra d’origine di Sinner, ma le Marche, dove lo share ha toccato il 50,4%. A seguire Emilia-Romagna (49,7%) e Toscana (47,2%), regioni che si confermano tra le più appassionate di tennis in Italia.
Il dato più sorprendente? Il Trentino Alto Adige si è fermato al 13° posto, con un modesto 35,5%. Un risultato che ha colpito anche i media locali e che alcuni spiegano con la minore diffusione di Sky o la preferenza per altri canali non rilevati dall’Auditel. Fatto sta che la regione d’origine di Sinner, dove il tennis è parte dell’identità culturale, ha fatto registrare numeri inferiori alla media nazionale.
In fondo alla classifica, invece, Basilicata e Calabria, con rispettivamente il 18,5% e il 20,1%. Un divario che potrebbe essere legato alla diversa copertura dei canali in chiaro e a fattori socio-demografici.
Marche – 50,4%
Emilia-Romagna – 49,7%
Toscana – 47,2%
Sardegna – 45,8%
Friuli-Venezia Giulia – 44,7%
Anche Lazio, Liguria, Molise e Veneto superano la soglia del 40%. I dati, riportati dal Corriere dello Sport e ripresi da altri media nazionali, raccontano un’Italia che si è fermata per Sinner, ma con accenti diversi da Nord a Sud.
La portata dell’evento, trasmesso su Sky e in chiaro su TV8, ha permesso a milioni di italiani di seguire in diretta la partita. Non solo sportivi, ma anche curiosi, famiglie e fan dell’ultimo momento: lo share parla chiaro. E dimostra che Sinner è ormai molto più di un campione del tennis. È diventato un volto riconoscibile, un simbolo nazionale, capace di unire il Paese davanti alla tv. come ai tempi dei Mondiali.
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