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LA VICENDA

Matilda De Angelis critica il Nastro d’Argento condiviso con Elodie: "Lo trovo molto irrispettoso, nel senso che ognuno di noi è un individuo singolo"

Annalisa Ercolani

17 Giugno 2025, 17:54

Matilda De Angelis critica il Nastro d’Argento condiviso con Elodie: "Lo trovo molto irrispettoso, nel senso che ognuno di noi è un individuo singolo"

Elodie e Matilda De Angelis

Matilda De Angelis non le manda a dire. In un’intervista al Fatto Quotidiano, l’attrice esprime tutto il suo dissenso per il Nastro d’Argento condiviso con Elodie, riconoscimento ottenuto come Migliore attrice non protagonista per Fuori di Mario Martone. "È molto strano vincere un premio insieme ad un'altra persona. Lo trovo molto irrispettoso, nel senso che ognuno di noi è un individuo singolo", afferma l'attrice.

Per De Angelis, premiare due interpreti alla pari sminuisce il lavoro individuale: "Quando togli la singolarità, togli la personalità, l'impegno, l'unicità, la particolarità. Per me è insensato dare un premio condiviso con un'altra persona". Un’affermazione che trova coerenza nella sua visione più ampia del mestiere: "I premi non valgono nulla, non sono il motivo per cui faccio il mio lavoro. Faccio questo mestiere perché mi diverto, altrimenti sarebbe tra i più brutti del mondo".

Nel corso dell’intervista, l’attrice annuncia anche il suo prossimo progetto internazionale: Dracula di Luc Besson. Il film, inizialmente previsto in Italia, è stato girato altrove a causa dell’incertezza legata al tax credit. Un segnale, secondo lei, della fragilità del settore cinematografico italiano: "Mi dispiace, io sono un po' spaventata e preoccupata non per me ma per tutti quelli che lavorano nel cinema. C'è una sorta di appiattimento generale, manca la materia prima alle volte", spiega.

Un problema che, secondo De Angelis, affonda le radici nell’assenza di politiche culturali strutturate: "È il risultato di quanto la società, la politica, lo Stato, il governo non supporti in nessun modo l'impianto artistico". E aggiunge con amarezza:
"Non ci sono soldi per noi, non c'è investimento e allora dobbiamo cercare di cambiare le cose dal basso. C'è una quantità insensata di persone, costumisti, elettricisti, addetti alla fotografia che mi dicono di non lavorare per otto mesi: fa paura sentirlo confessare da iperprofessionisti. E la risposta della Meloni qual è stata? Andatevene a fa*lo"**.

Tornando al suo ruolo nella serie Netflix La legge di Lidia Poët, l’attrice risponde a una domanda provocatoria: chi non accetterebbe mai di difendere? "Tanta gente. Ma che ne so, Donald Trump", dice. Poi aggiunge: "Un uomo che ha violentato una donna non lo difenderei mai, una persona che ha ucciso un bambino non la difenderei mai". Matilda De Angelis compirà 30 anni l’11 settembre. E se potesse ricevere un regista in dono per il suo compleanno? La risposta arriva senza esitazioni: "Alice Rohrwacher e il regista spagnolo Rodrigo Sorogoyen".

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