Il personaggio
Jannik Sinner, numero uno al mondo del tennis ha portato il suo gatto dal veterinario in Panda (LaPresse)
Puoi essere il numero uno del tennis mondiale, vivere tra Monte Carlo e le capitali dei tornei, guadagnare milioni. Avere grandissimi sponsor. Ma poi c’è la normalità, quella vera, fatta di gesti semplici e familiari. Come portare il proprio gatto dal veterinario con la Panda della mamma. È quello che ha fatto Jannik Sinner, nei giorni successivi alla finale (leggendaria nonostante la sconfitta con Alcaraz) del Roland Garros, lasciando a bocca aperta anche i suoi concittadini.
L’episodio è stato raccontato in diretta dal sindaco di Sesto Pusteria, Thomas Summerer, durante un’intervista a Un Giorno da Pecora su Rai Radio 1. «L’ultima volta, lo abbiamo visto girare con la Panda rossa della madre per portare il suo gatto dal veterinario a San Candido», ha detto con un sorriso. Nessuna auto di lusso, nessuna esibizione: solo lui, il suo animale e un gesto semplice.
Jannik non è nato a San Candido – come spesso si legge erroneamente – ma a San Candido c’è l’ospedale locale, ed è lì che lo portarono alla nascita. In realtà è originario di Sesto Pusteria, un piccolo comune dell’Alto Adige dove la famiglia Sinner vive ancora e dove Jannik torna ogni volta che può.
Del gatto si sa poco: il sindaco l’ha descritto come «un bel maschione», ma il nome non è mai stato rivelato. Quel che è certo è che l’animale ha un ruolo importante nella quotidianità di Sinner, noto per i suoi ritmi riservati e lontani dalle abitudini delle celebrità. Golf, videogiochi e silenzio. Anche nei momenti liberi, Sinner sceglie la normalità.
Dopo la finale al Roland Garros, invece di eventi o jet, ha scelto casa e famiglia.
Vive tra Monte Carlo, Monaco e l’Alto Adige, dove mantiene forti radici.
Ama guidare auto semplici: è stato visto anche con una Jeep Renegade.
In più occasioni ha detto: «Voglio vivere il più possibile come una persona normale».
A Sesto Pusteria pensano già a una statua o a una via intitolata a lui, ma – come ha chiarito il sindaco – “solo dopo il ritiro”.
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