Cultura
Cerca partner l’amministrazione di Spoleto per elaborare la proposta di candidatura, avanzata in maniera congiunta insieme al Comune di Foligno, a Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2027. L’invito è rivolto in particolare a singoli cittadini, associazioni, fondazioni, cooperative e imprenditori interessati a contribuire alla preparazione del dossier con cui le due città cercheranno di conquistare l’ambito titolo e succedere così a Gibellina (in provincia di Trapani) che lo ha ottenuto per il 2026. I tempi si preannunciano stretti: le idee dovranno essere presentate, utilizzando l’apposito modulo disponibile sul sito del municipio, tramite pec all’indirizzo comune.spoleto@postacert.umbria.it, entro domani alle 13, mentre il progetto (incentrato sulla “correlazione tra cultura, sostenibilità ed inclusione sociale”) andrà inoltrato al ministero della Cultura entro il 15 giugno. L’Ente provvederà a valutare le iniziative più aderenti al tema individuato e in grado di favorire la riqualificazione di spazi da destinare “alla produzione e alla fruizione dell’arte contemporanea”; la valorizzazione di giovani talenti e degli artisti contemporanei con i quali “sviluppare scambi di esperienze professionali e di confronto creativo”; l’utilizzo delle nuove tecnologie; la promozione dell’imprenditorialità “nei settori visivi, performativi e creativi attraverso la creazione di reti e filiere”; il conseguimento di “risultati sostenibili nell’ambito dell’innovazione culturale”; l’attrattività del territorio nel contesto internazionale ed il perseguimento degli “obiettivi fissati dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu”. Ora resta da vedere chi effettivamente si farà avanti.
Spoleto e Foligno, nella circostanza, puntano a battere la concorrenza e a ottenere non soltanto il prestigioso riconoscimento ma anche il finanziamento da un milione di euro in palio con un progetto di alto calibro “capace di irradiare valore ed estendersi potenzialmente all’intera Regione. L’ambizione è che l’Umbria intera possa riconoscersi in questa proposta, cogliendone le potenzialità per lo sviluppo culturale, sociale ed economico dell’intero territorio regionale e delle aree extra regionali contigue dell’Italia di mezzo. Le due città possono rappresentare un modello di cooperazione e condivisione, che può andare oltre la somma di due identità e, ci auguriamo, diventare un esempio virtuoso”.
“Ogni proposta progettuale sarà positivamente considerata tuttavia l’avviso ha carattere ricognitivo e come tale - si legge nel documento firmato dalla dirigente del dipartimento Valorizzazione delle Culture, Roberta Farinelli - non impegna l’Ente a dare seguito alle attività di cui all’oggetto”.
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