Cultura
Il sipario storico di nuovo sul palco del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti
Le operazioni di trasporto, dal laboratorio della Coo.Be.C. a Santo Chiodo dove è avvenuto il restauro al Teatro, si sono svolte questa settimana. Data la maestosità del Sipario Storico (11,90 metri in altezza per 13,92 metri in larghezza) hanno lavorato al trasferimento e alla ricollocazione una decina di persone tra restauratori, personale dell’Ente e attrezzisti. L’intervento ha avuto un costo di oltre 200.000 euro ed è stato reso possibile grazie alla donazione di 130.000 euro da parte della società AgriEuro e al cofinanziamento del Comune di Spoleto per circa 80.000 euro.
“Con la ricollocazione del Sipario Storico al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti abbiamo portato a compimento un progetto di recupero e restauro che restituisce un’opera straordinaria a uno dei luoghi della cultura e dell’arte più importanti della nostra città – ha detto il sindaco Andrea Sisti - questo risultato è stato reso possibile da una disponibilità, da uno spirito di collaborazione e da un senso di appartenenza alla nostra comunità molto forte, senza i quali un lavoro così imponente non sarebbe stato possibile”. “Questo momento rappresenta per noi una tappa di grande orgoglio – sono le parole di Filippo Settimi, Ceo di AgriEuro – aver contribuito alla rinascita del Sipario Storico significa restituire alla città di Spoleto un pezzo della sua anima. Un gesto che parla di cura, identità, e impegno concreto verso la cultura del nostro territorio”.
Il bene, di proprietà del Comune di Spoleto e conservato negli ultimi 25 anni nel deposito del laboratorio della Coo.Be.C, presentava varie problematiche conservative (umidità, deformazioni della tela, scuciture, ecc.) che hanno richiesto una serie di interventi per impedirne un ulteriore degrado. Selezionato dal Ministero della Cultura tra i 374 progetti dell’Art Bonus realizzati nel 2024, nell’aprile scorso il restauro del Sipario Storico ha vinto il primo posto alla nona edizione del Concorso Art Bonus 2025 nella categoria “Beni e luoghi della Cultura”.
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