Royal Family
C’è Meghan Markle, c’è la piccola Lilibet, ci sono le api, le tute bianche, il sole della California e una musica zuccherosa in sottofondo: Sugar, Sugar degli Archies, anni Sessanta, vibrazioni dolci come il miele. E, infatti, di miele si tratta. Letteralmente.
Nel video diffuso il 25 maggio sul suo nuovo profilo Instagram (seguito da oltre 5 milioni di utenti in pochi giorni), la duchessa del Sussex si mostra in tenuta da apeicoltrice insieme alla figlia di appena tre anni. Nessuna parola, solo immagini, sorrisi e un’estetica da catalogo organico di lifestyle. Dietro la leggerezza apparente, però, c’è molto di più: un'operazione perfettamente studiata a tavolino.
A raccontarlo è People Magazine, che parla di una clip «intima ma strategica», in cui Meghan fonde vita familiare e promozione commerciale con la consueta abilità diplomatica da social media manager d’élite.
Il miele che le due raccolgono non è solo un gesto simbolico, ma un prodotto concreto: un barattolo firmato As Ever, il nuovo marchio “naturale” lanciato da Meghan poche settimane fa, già sold-out alla prima messa in vendita. Un’azienda di lifestyle, dicono, ma anche un manifesto personale. Dentro, c’è la Meghan che vuole apparire: autentica, moderna, consapevole. Madre, ecologista, gentile. E, certo, imprenditrice.
Chi segue da vicino le mosse della duchessa sa che nulla viene lasciato al caso. Ogni post, ogni parola, ogni abito. Anche l’uso della musica – quel Sugar, Sugar – è stato interpretato come un sottile omaggio ad Archie, il primogenito. Un modo per tenere insieme la famiglia nella narrazione pubblica, anche se senza mostrarla apertamente.
La scena dell’apiario – rassicurante, didattica, dolcemente domestica – arriva in un momento in cui la coppia Harry & Meghan sta cercando di ridefinirsi pubblicamente. Dopo l'esplosione mediatica degli anni post-Megxit, oggi il focus è sulla costruzione di un'immagine meno rivendicativa e più costruttiva. Meghan lo fa da sola, con strumenti nuovi: un podcast (“Confessions of a Female Founder”, dedicato alle donne imprenditrici), una linea di prodotti, e un approccio molto americano alla gestione della reputazione.
Non è più il tempo degli scontri con la Royal Family. È il tempo del personal branding. Secondo People, questa apparizione con Lilibet è la prima di natura “semi-pubblica” per la bambina, finora tenuta al riparo da qualsiasi esposizione. Una scelta che suona come una concessione calcolata, un assaggio di normalità da inserire nel racconto pubblico della duchessa, senza mai oltrepassare la linea del controllo.
Il risultato? Migliaia di condivisioni, decine di articoli (da Marie Claire a Elle), e l’immediata crescita delle interazioni sul profilo del marchio.
Dietro la tenerezza, insomma, c’è una lezione di marketing. E non è una critica, è un dato di fatto. Meghan ha trovato un modo per comunicare sé stessa senza parlare, per vendere senza pubblicizzare, per essere madre e manager nello stesso frame. Con Lilibet in braccio, ma anche con il business ben saldo in mano.
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