Royal Family
Re Carlo, imbarazzo della Corona per il nuovo caso portato alla ribalta dai tabloid inglesi
Buckingham Palace lo ha accolto con tutti gli onori con foto accanto a Re Carlo III durante un evento ufficiale. Peccato che il “principe” in questione non fosse affatto un principe. Markus Hänsel, tedesco, uomo d’affari di mezza età, ha messo in scena uno dei bluff più imbarazzanti degli ultimi anni per la famiglia reale britannica: spacciarsi per membro della storica casa degli Hohenzollern – la dinastia imperiale che governò la Germania fino al 1918 – e riuscire a entrare tra gli ospiti della monarchia inglese.
A svelare il caso è stato il tabloid britannico The Sun, che ha ricostruito la vicenda con dettagli al limite del grottesco. Hänsel si sarebbe fatto adottare legalmente da un discendente collaterale, ormai lontano dai rami ufficiali della casata, ottenendo così il diritto ad aggiungere un titolo nobiliare al proprio nome. Da lì, il passo è stato breve: qualche invito ben orchestrato, foto in uniforme cerimoniale, e l'ingresso nei ricevimenti di corte come “Sua Altezza Serenissima Donatus”.
Non è chiaro come sia riuscito ad aggirare i controlli del protocollo reale, ma l’effetto è stato disastroso. Fonti riportate dal Daily Mail parlano di “costernazione a Clarence House” e di una corsa interna per capire chi abbia autorizzato la presenza di Hänsel accanto al sovrano. Nessun commento ufficiale da parte di Buckingham, ma intanto la stampa tedesca conferma: quel nome non esiste nei registri della nobiltà reale, né ha alcun legame riconosciuto con gli Hohenzollern autentici.
Il colpo di teatro di Hänsel ha messo in imbarazzo l’intero apparato monarchico, già alle prese con mesi complicati: tra la malattia della Principessa Kate e di Carlo comunque in pubblico fra l'amore dei sudditi e l'ammirazione internazionale, le turbolenze interne alla famiglia Windsor e le tensioni diplomatiche internazionali, non serviva anche un “principe finto” a complicare le cose.
E invece è successo: un personaggio inventato, vestito di tutto punto, si è preso gioco delle rigidità della corte, dimostrando quanto - anche nel cuore dell’aristocrazia europea - basti poco, oggi, per indossare una corona. Anche se di cartone.
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