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Non solo reali, William scende in campo: la rivelazione che sorprende sul tifo di uno dei figli

Dal campo sociale scozzese alle tribune con George. Il futuro re costruisce ponti con la comunità e svela una confidenza tenera sul figlio minore legata al calcio

Ambra Costanzi

22 Maggio 2025, 09:25

Non solo reali, William scende in campo: la rivelazione che sorprende sul tifo di uno dei figli

Il principe William allo stadio con George e, a destra, un dono ricevuto ieri a Leith (Scozia) in onore della sua squadra del cuore

Calcio e Royal Family. Meglio: football e William, il principe e una grande passione. Ormai quella di una famiglia, la sua con i due figli maschi (c'è anche una femmina, Charlotte di Galles). E quello di ieri, 21 maggio, è stato un giorno di impegno, solidarietà e anche di rivelazioni. C’è infatti un’immagine del Principe William che sfugge alla narrazione istituzionale, più vicina alla realtà di un padre che a quella di un erede al trono: in giacca e cravatta, ma con lo sguardo di chi, sotto sotto, vorrebbe entrare in campo. È successo a Leith, quartiere popolare di Edimburgo, ieri, quando William si è presentato al Leith Community Centre per incontrare i ragazzi e gli operatori di Street Soccer Scotland, una realtà che usa il calcio per abbattere muri sociali, dare voce agli invisibili e offrire un’alternativa a chi vive ai margini.

“Abbiamo visto cosa può fare lo sport quando viene messo al servizio della comunità,” ha raccontato William durante l’incontro, lasciando trapelare un coinvolgimento personale che va ben oltre i doveri ufficiali. Il progetto, sostenuto dalla Royal Foundation che guida insieme alla Principessa Kate, ha l’ambizione di trasformare il centro di Leith in un polo di inclusione e aggregazione, anche grazie alla collaborazione con organizzazioni locali come la YMCA di Edimburgo.

Il calcio, in fondo, è una lingua che William parla da sempre. È un tifoso appassionato dell’Aston Villa, una scelta controcorrente per un principe, motivata — come lui stesso ha raccontato — “dal legame emotivo nato in gioventù, quando mi portarono a vedere una partita e mi colpì l’atmosfera tra i tifosi.” Negli ultimi mesi, mentre la stagione della Premier League entrava nel vivo, ha portato più volte suo figlio George allo stadio. “Vederlo esultare al mio fianco è una delle cose che mi rende più felice,” ha confidato in una recente intervista riportata da People.

Ma non è solo George a respirare calcio in casa Windsor. Durante la visita a Leith, William ha condiviso un aneddoto che ha strappato più di un sorriso: “Louis, il più piccolo, tifa già per cinque squadre diverse. Non riesce a decidersi!” ha rivelato con l’ironia di un genitore alle prese con le prime passioni dei figli, come raccontato anche da Hello Magazine.

E così, in un mercoledì qualsiasi in Scozia, un principe ha parlato di futuro non con promesse o discorsi solenni, ma con storie, strette di mano e partite immaginarie. Perché il calcio, per William, non è solo uno sport. È un modo per costruire comunità, trasmettere valori, e forse – più di ogni altra cosa – un ponte generazionale tra ciò che ha ricevuto e ciò che vuole lasciare.

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