Royal Family
Il Principe George dialoga con il veterano Dougie Hyde durante le celebrazioni dell’80° anniversario del VE Day a Buckingham Palace (LaPresse)
Sotto il cielo plumbeo delle celebrazioni dell’80° anniversario del VE Day, tra uniformi stirate e sorrisi plastificati, un momento autentico ha bucato la coreografia reale. Il Principe George, futuro re e — almeno per ora — curioso scolaro di dieci anni, si è avvicinato a Dougie Hyde, veterano 99enne, e ha chiesto con la naturalezza che solo i bambini possiedono:
"Hai mai visto un U-Boot?"
La domanda ha acceso più di un riflettore. Non tanto per il contenuto (ingenuità legittima), quanto per il segnale che ha mandato: George non è più solo il volto timido nelle foto ufficiali. È stato lanciato - con metodo e astuzia - nel ruolo di giovane erede che ascolta, osserva e comincia a "rappresentare".
E la stampa britannica se n’è accorta.
“Un piccolo ma eloquente debutto istituzionale”, ha scritto The Times.
News.com.au è stata più esplicita: “Separato dai fratelli più piccoli per la prima volta, George è stato inserito nel copione della monarchia: quello che trasforma i bambini Windsor in volti pubblici, ambasciatori prima dei dodici anni.”
Sui social media, l'attenzione si è divisa. Su X (ex Twitter), il commento più virale recitava:
“Lo stanno già addestrando. Non ha mai avuto una scelta.”
Altri hanno applaudito la spontaneità: “Almeno George fa domande vere, non discorsi vuoti come certi adulti della Royal Family.”
La scena con Hyde non è stata casuale. La macchina di comunicazione di Kensington Palace conosce bene il valore di questi "momenti candidi".
Un bambino che chiede, un veterano che risponde, le fotocamere che fissano l’eternità.
Uno schema collaudato da sua madre, Kate, che ha saputo trasformare le immagini familiari in uno storytelling efficace e (quasi) immune da critiche.
Mentre William e Kate avanzano nell’opinione pubblica come il volto moderno della monarchia post-Elizabeth, George sta già recitando la sua parte: l’erede educato, curioso, rispettoso della storia. In altre parole, il prossimo Windsor socialmente spendibile.
Eppure un dettaglio ha rubato la scena agli spin doctor.
Quando il fratello minore Louis, durante la parata, ha imitato George sistemandosi i capelli - un gesto spontaneo e irripetibile - la rete ha reagito con una raffica di meme e video virali.
“Louis è il vero re del popolo”, scherzava un utente su TikTok.
La stampa mainstream può spingere l’immagine di George come l’erede perfetto. I follower, però, hanno già i loro preferiti e le loro letture meno reverenti. Il piccolo Windsor ha superato la prima prova pubblica, ma il giudizio del pubblico (quello vero, fuori dai corridoi di Kensington) resta sospeso. Per ora, George ascolta. Il regno osserva.
Principe William (1983)
Appena un anno, William apparve sul balcone di Buckingham Palace per il Trooping the Colour, tra le braccia della Principessa Diana. L’inizio della costruzione del "principe popolare".
Principe Harry (1985)
Prima uscita ufficiale alla Cattedrale di St. Paul, in braccio a Lady Diana. Da subito considerato il "ribelle dal cuore d’oro".
Principe George (2014)
Il primo tour internazionale a soli 9 mesi: Nuova Zelanda e Australia. Stampa e pubblico impazzirono per il suo saluto "royal wave" spontaneo.
Principe Louis (2019)
Esordio iconico: il piccolo Louis che sbadiglia e sbatte le mani durante il Trooping the Colour, diventando meme globale.
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