CULTURA
Papa Leone XIV è il primo Pontefice della storia appartenente all'Ordine agostiniano. Il legame con Sant'Agostino è stato ribadito dal nuovo Vescovo di Roma anche nella scelta del motto papale: In Illo uno unum - un espressione tratta dal Esposizione sul Salmo 127 di Sant’Agostino che viene tradotta con "Nell'unico Cristo siamo Uno". Gli agostiniani nascono come un ordine nel 1243, sotto la regola del Santo africano e rappresentano, nella storia del Cristianesimo, una delle famiglie religiose più antiche e influenti del mondo Cattolico.
Anche se tradizionalmente si fa risalire l'origine a sant'Agostino, l'Ordine degli agostiniani nasce ufficialmente nel 1244. Il 16 dicembre 1243 Papa Innocenzo IV rivolse alle comunità eremitiche della Tuscia due bolle - Incumbit Nobis e Praesentium vobis - per invitarle a riunirsi in un ordine sotto la regola di sant'Agostino. Le 61 comunità - provenienti dalle regioni centrali dell'Italia, tra le quali l'Umbria - si unirono nel marzo 1244 in una cerimonia di fondazione presieduta dal Cardinale Riccardo Annibali.
Al nucleo originale, il 9 aprile 1256 con la bolla Licet Ecclesiae catholicae, Papa Alessandro IV unì i guglielmiti, i giambonini, i brettinesi e gli eremiti di Montefavale e li annoverò tra gli ordini mendicanti: si realizzava quella che venne poi chiamata Grande Unione. Con l'unione nasce anche l'organizzazione degli studi che doveva garantire la preparazione teologica ai membri dell'ordine. Il primo collegio per gli studenti agostiniani sorge a Parigi nel 1260.
A seguito del secondo concilio di Lione del 1274, che decretò la soppressione di tutti gli ordini fondati dopo il 1215 - data del quarto concilio lateranense, l'ordine rischiò la dissoluzione, riuscendo però a sopravvivere grazie al fatto che i loro primi eremi erano sorti nel XII secolo.
Da quel momento gli agostiniani cercano di costruire un rapporto diretto con la persona di Sant'Agostino, al quale cercano di attribuire la vera fondazione dell'ordine. La ricerca dei vincoli di unione con il Santo li porta a trovare una continuità tra i monasteri fondati da lui nel IV secolo in Africa e l'Ordine nato nel 1256. L'obiettivo era dimostrare che gli agostiniani erano i continuatori del monachesimo del Santo.
Il periodo di massima fioritura dell'Ordine iniziò nel 1539, con l'elezione alla carica di priore di Giorolamo Seripando. Prese vita in quegli anni l'opera missionaria dell'ordine, che li portò in America, Asia e Africa rendendoli uno degli ordini cardine dell'evangelizzazione cattolica.
L'abito dell'Ordine è nero e formato da scapolare, cocolla e tonaca, con cappuccio e ampie maniche. In vita è presente una cinghia di cuoio con fibbia. La veste risale alle origine dell'ordine, anche se nel corso dei secoli sono state apportate piccole modifiche. Nel XVI secolo si diffonde la leggenda che fa risalire l'abito alla madre di Sant'Agostino - santa Monica: dopo la morte del marito Patrizio, la santa si rivolse in preghiera a Maria che le apparve in sogno vestita con abito e cintura nera.
Il potere supremo dell'ordine risiede nel capitolo generale, composto dai rappresentanti dei frati e che si riuniscono ogni tre anni. Ogni sei anni si elegge il priore generale - il capo dell'Ordine. Gli agostiniani sono divisi in province: i capitoli provinciali sono celebrati ogni quattro anni e i priori vengono eletti - mediante lettera - da tutti i frati della provincia con voce attiva.
L'ordine è costituito da quattro gradi: i frati, che costituiscono il primo ordine di Sant'Agostino; le Monache contemplative, che formano il secondo grado; ll terzo grado è composto dai terz'ordini regolare e secolare e, infine, i cinturati, cioè coloro che desiderano vivere imitando Agostino ponendosi sotto la sua protezione.
La regola agostiniana è un codice che regola e organizza la Vita Comune sulla base dei consigli Evangelici di Povertà, Castità e Obbedienza. La spiritualità dell'ordine, vicina a quella di Sant'Agostino, è evangelica ed ecclesiale, perché guarda al modello della primitiva comunità di Gerusalemme.
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