Costume
Ogni volta che il fumo bianco minaccia di uscire dalla Sistina, a Londra non si accendono solo le candele. Si accendono le quote. E i meme.
Nel Regno Unito, dove l’ironia è seconda solo al tè delle cinque, il conclave non è soltanto un evento religioso: è un appuntamento da bookmakers e satira. Che si tratti di scegliere il prossimo pontefice o il vincitore di Love Island, per gli inglesi ogni occasione è buona per puntare due sterline e scommettere sulla storia.
Quando un papa abdica o viene a mancare, i giganti delle scommesse come Betfair, Paddy Power e William Hill non perdono tempo. In poche ore pubblicano le odds sui papabili. I favoriti? Cardinali con buona stampa o solide amicizie curiali. Ma la vera attrazione sono gli outsider: ogni volta appaiono nomi improbabili - da Bono Vox a Boris Johnson - messi lì più per far parlare che per incassare.
Sì, in passato qualcuno ha anche scommesso su David Beckham. E no, il Vaticano non ha mai commentato.
Secondo Paddy Power, «gli scommettitori amano i conclavi quasi quanto i derby di Premier League». D’altronde, per chi è cresciuto puntando sulla Brexit o sul nome del royal baby, prevedere il prossimo papa è solo l’ennesima sfida.
Se i cattolici attendono l’Habemus Papam, la BBC e Channel 4 attendono un’altra cosa: materiale per i loro comici. Ogni conclave diventa benzina per sketch satirici. Have I Got News for You, Mock the Week e Private Eye trasformano le votazioni cardinalizie in parodie di Westminster o reality show. Il fumo bianco? «Più affidabile dei sondaggi elettorali inglesi», ironizzano.
I tabloid, dal Sun al Daily Mirror, non restano indietro. Tra battute e meme virali, mettono in copertina il conclave con lo stesso tono usato per scandali politici o gossip reali.
Ma non è solo goliardia. I quotidiani seri — The Times, The Guardian, The Telegraph — usano il conclave per analizzare le tensioni geopolitiche. Chi eleggeranno i cardinali? Un papa progressista per avvicinare giovani e minoranze? O un conservatore per difendere la dottrina?
Gli editorialisti inglesi parlano del conclave come di una partita a scacchi tra continenti. L’Africa cresce, l’America Latina scalpita, l’Europa vacilla.
Austen Ivereigh, giornalista cattolico britannico di riferimento, lo dice chiaro: «In Inghilterra guardiamo al conclave come alla serie House of Cards, ma con tuniche rosse».
Ogni conclave porta anche la solita domanda: potrebbe mai esserci un papa britannico? La risposta teologica è: improbabile. Quella dei bookmaker è: pagheremmo 100 a 1.
Eppure, qualche sterlina ci finisce sempre. Perché se c’è una cosa che gli inglesi amano più delle scommesse è sfidare l’impossibile. Chiedere a chi ha puntato sulla vittoria del Leicester nel 2016 per credere.
Mentre i cardinali si riuniscono nella Cappella Sistina, i bookmaker internazionali hanno già stilato la loro lista di papabili. Ecco i principali favoriti secondo le ultime quote:
Cardinale Pietro Parolin (Italia)
Quota: 5/2 (29% di probabilità)
Profilo: Segretario di Stato vaticano, rappresenta la continuità diplomatica e istituzionale.
Cardinale Luis Antonio Tagle (Filippine)
Quota: 7/2 (22% di probabilità)
Profilo: Ex arcivescovo di Manila, noto per la sua umiltà e visione progressista, spesso definito l'"Asian Francis".
Cardinale Matteo Zuppi (Italia)
Quota: 7/1 (13% di probabilità)
Profilo: Arcivescovo di Bologna, apprezzato per il suo impegno nel dialogo e nella mediazione.
Cardinale Peter Turkson (Ghana)
Quota: 15/2 (12% di probabilità)
Profilo: Ex prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, rappresenta l'Africa e le questioni sociali globali.
Cardinale Pierbattista Pizzaballa (Italia)
Quota: 9/1 (10% di probabilità)
Profilo: Patriarca latino di Gerusalemme, noto per la sua esperienza in Terra Santa e il dialogo interreligioso.
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