La curiosità
Il portone del Conclave si chiude: dentro, nessun cellulare, nessun orologio. Solo voti e silenzio
In un’epoca in cui ogni dispositivo è connesso, esiste ancora un luogo dove la tecnologia si ferma: la Cappella Sistina durante il Conclave.
Dal 7 maggio 2025, 133 cardinali elettori provenienti da 71 Paesi si riuniranno per eleggere il nuovo Papa. Due cardinali hanno rinunciato per motivi di salute, riducendo il numero da 135 a 133.
Secondo la costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, è vietato l'uso di dispositivi elettronici durante il Conclave. Nel 2013, furono installate schermature anti-spia e generatori di rumore bianco per garantire l'isolamento. Quest'anno, le misure di sicurezza saranno ulteriormente rafforzate per impedire qualsiasi comunicazione con l'esterno.
I cardinali non possono portare nemmeno orologi. Il ritmo delle giornate è scandito da segnali interni e dalle fumate: nera per nessuna decisione, bianca per l'elezione del nuovo Papa.
Mentre il mondo esterno è costantemente connesso, 133 uomini sopra i 70 anni, scollegati da tutto, prendono la decisione spirituale più seguita al mondo. La loro unica connessione è la preghiera e le conversazioni a bassa voce nei corridoi di Santa Marta.
A vigilare sul rispetto delle regole ci sono i cosiddetti "custodi" del Conclave, una squadra selezionata dal Camerlengo. Se anche un solo dispositivo elettronico venisse trovato, l’intero Conclave potrebbe essere annullato.
Nel Conclave, l’assenza di tecnologia non è una nostalgia del passato. È una dichiarazione di indipendenza dal presente. Il prossimo Papa non sarà scelto dall’algoritmo, ma da mani alzate e schede di carta, bruciate poi nella celebre stufa della Sistina. E quando il fumo bianco salirà, nessuna breaking news lo avrà anticipato. Il mondo potrà solo guardare e aspettare. Per una volta, senza refresh.
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