Cultura
Sarà lo spettacolo Hadrian di Rufus Wainwright ad aprire la 68esima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, in programma dal 27 giugno al 13 luglio. La seconda opera scritta da uno dei più celebri compositori e songwriter al mondo, che per anni ha dato voce al suo talento nella musica pop senza però mai lasciar perdere l’opera, sarà portata in scena al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti venerdì 27 giugno alle 20.30 e domenica 29 alle 15.30.
Come spiega Daniel MacIvor nell’introduzione all'opera, Hadrian racconta gli eventi dell’ultimo giorno di vita dell’imperatore romano che governò dal 117 al 138 dopo Cristo. Adriano è noto soprattutto per la costruzione del muro in Britannia che porta il suo nome e per il suo conflitto con la Giudea contro l’ascesa del monoteismo. Tuttavia è per lo più sconosciuto per quella che potrebbe essere la sua più grande eredità: l’aver vissuto apertamente il suo profondo, incrollabile amore per un altro uomo, Antinoo. Sebbene nell’aristocrazia romana dell’epoca le relazioni omoerotiche fossero accettate, queste erano tollerate solo all’interno di un rapporto gerarchico tra un uomo adulto e un giovane di rango inferiore, spesso uno schiavo. Antinoo, invece, era un uomo libero e troppo maturo per rientrare in tale schema, e ciò che più turbava la corte di Adriano era il fatto che l’imperatore non solo lo amasse, ma lo trattasse come un suo pari. Il loro incontro avvenne in Grecia, durante un viaggio imperiale che li avrebbe legati per sei anni, un lungo pellegrinaggio attraverso l’Impero. Ma alla vigilia di un futuro sereno, nella splendida villa di Adriano a Tibur, la loro storia fu spezzata da una tragedia: Antinoo morì in circostanze misteriose, annegando nel Nilo. Nella nostra opera, offriamo una possibile spiegazione della sua morte e delle scelte politiche di Adriano. Diamo voce al suo dolore incolmabile e celebriamo il suo amore per Antinoo come una delle più grandi storie d’amore di tutti i tempi.
L’opera è ispirata dalla lettura del bestseller Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar. Con uno stile musicale originale e sempre accessibile, Wainwright guarda alla grande tradizione operistica: i personaggi di questa sofferta storia d'amore sono al pari di Tristano e Isotta e di Pelléas et Mélisande. I cantanti e il coro si muovono all'interno di un mondo scenico essenziale, specchio delle tensioni interiori dei personaggi, dominato dalle potenti immagini del fotografo Robert Mapplethorpe.
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