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Pietro Orlandi, ospite da Salvo Sottile a Farwest stasera in tv su Rai 3: rivelazioni esclusive sul caso Orlandi e la pista che porta a Londra

Annalisa Ercolani

06 Dicembre 2024, 21:10

Pietro Orlandi, ospite da Salvo Sottile a Farwest stasera in tv su Rai 3: rivelazioni esclusive sul caso Orlandi e la pista che porta a Londra

Pietro Orlandi

Il caso di Emanuela Orlandi, torna a Farwest, stasera in tv su Rai 3 con Salvo Sottile, venerdì 6 dicembre alle 21.25. Il conduttore affronterà tutti gli sviluppi del caso, insieme al fratello di Emanuela, Pietro Olrlandi. Durante il programma si approfondirà la nuova pista che porta a Londra. Davvero Emanuela Orlandi, dopo la sua scomparsa, è stata portata a Londra con un volo riservato chiesto dal Vaticano al Ministero della Difesa? Nell’agosto del 1983 c’è stata una richiesta da parte della Santa Sede di un volo riservato con le linee Cai, usate dai servizi, per quattro persone da Roma a Londra, e che quel volo partisse da Ciampino di notte.

 

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È possibile che si tratti di una coincidenza totale, o è un altro elemento che va ad aggiungersi alla possibilità che Emanuela abbia trascorso degli anni a LondraPietro Orlandi durante una puntata a Verissimo ha fatto un appello a Papa Francesco dichiarando: "Lui dovrebbe pretendere che la verità su mia sorella Emanuela venga fuori". Su Rai 3 invece ha raccontato: "Ho avuto solo un incontro pubblico con Papa Francesco, che mi ha detto Emanuela è in cielo. Mi si è gelato il sangue, praticamente in parole semplici mi ha detto Emanuela è morta!". 

La scomparsa, avvenuta il 22 giugno 1983, continua a rappresentare uno dei misteri più intriganti e complessi della cronacaitaliana. Dopo oltre 40 anni dalla sua sparizione, la vicenda ha recentemente ricevuto nuova attenzione, in particolare a seguito dell'ammissione da parte del Vaticano dell'esistenza di un dossier riguardante il caso, un fatto che ha sollevato interrogativi e richieste di maggiore trasparenza. 

Emanuela Orlandi, all'epoca 15enne, era una cittadina vaticana, figlia di un funzionario della Prefettura della Casa Pontificia. La sua scomparsa avvenne mentre tornava a casa da una lezione di musica a Roma. Da allora, la famiglia Orlandi ha lottato per ottenere risposte, affrontando un lungo percorso di incertezze e speculazioni. Nel corso degli anni, il caso ha visto coinvolti vari personaggi, tra cui la banda della Magliana e persino elementi legati al Vaticano. La mancanza di chiarezza e le numerose teorie del complotto hanno alimentato il mistero attorno alla sua scomparsa.

 

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Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, ha intrapreso un'instancabile battaglia per ottenere giustizia per la sorella. Ha partecipato a numerosi eventi pubblici, conferenze e incontri, dove ha condiviso la sua esperienza e le sue teorie riguardo alla scomparsa. Recentemente, ha parlato all'Università La Sapienza di Roma, dove ha espresso il suo rifiuto verso l'omertà che circonda il nome di Emanuela all'interno del Vaticano. Ha descritto come la sua famiglia sia stata abbandonata e ignorata dalle autorità ecclesiastiche e civili nel corso degli anni.

Pietro ha affermato che "il Vaticano non voleva assolutamente che venisse approvata" la commissione d'inchiesta sul caso di Emanuela. Ha sottolineato che la recente approvazione della commissione è un "grande passo avanti" e ha espresso soddisfazione per il fatto che le istituzioni non abbiano ceduto alle pressioni vaticane.

Riguardo alle accuse secondo cui la famiglia Orlandi sarebbe coinvolta nel rapimento di Emanuela, Pietro ha dichiarato: "È stato l'ultimo dei tentativi del Vaticano di spostare le attenzioni sulla famiglia". Ha definito queste affermazioni come "notizie totalmente insensate", sottolineando che le indagini precedenti avevano già escluso qualsiasi coinvolgimento della sua famiglia. Pietro ha anche parlato dell'incontro con Papa Giovanni Paolo II, affermando: "Quel giorno di Natale, il Papa ha messo sul piatto della bilancia la verità sulla scomparsa di Emanuela e l’immagine della Chiesa da salvare". 

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