Venerdì 21 Novembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

Omicidio Hekuran

La ragazza indagata: "Ha raccolto il coltello e per me l'ha accoltellato, Yassin deve confessare"

Le intercettazioni tra Mohamed Abid e la fidanzata

Francesca Marruco

21 Novembre 2025, 11:59

Omicidio Perugia, Hekuran Cumani ucciso mentre difendeva il fratello: indagati tre giovani per i coltelli e un buttafuori. Caccia al killer

La vittima Hekuran Cumani e la polizia sul luogo del delitto

“Il nostro coltello non è quello che ha ucciso, però secondo me Yassin quando è andato a prendere quello per terra che tu hai lanciato è andato a accoltellà quello mentre c’aveva in mano l’altro e quindi c’è finito un micro schizzo di sangue”. E’ il 13 novembre scorso quando la fidanzata di Mohamed Abid, nella saletta colloqui del carcere di Capanne, cerca di tranquillizzare il 18enne allarmato per quella traccia di sangue di Hekuran Cumani trovata sulla lama del suo coltello. “Impossibile che ci sia, uha, so fregato” dice il ragazzo in cella per un aggravamento di misura cautelare e indagato per quanto avvenuto fuori dal 100dieci la notte dell’omicidio di Hekuran. “E’ l’unica cosa su cui c’è uno schizzo di sangue - aggiunge la giovane, indagata pure lei per porto di oggetti atti a offendere perché ha portato il coltello al fidanzato - ti rendi conto che merda che c’avemo.. quello la deve finì, deve dì che è stato lu’.. mi ha rotto, io non c’ho voglia di finì in mezzo per colpa sua”.


La ragazza è molto agitata sia per lei che per il fidanzato in carcere: “Tu non hai fatto niente, loro lo sanno, lo sanno che l’omicida è come diciamo noi”, ma il giorno prima, davanti alla pm titolare dell’indagine Gemma Miliani, non collabora. “La pm ieri mi ha fatto l’interrogatorio ma io so stata zitta” racconta ad Abid, “loro - aggiunge - non vedono l’ora che io dico quella roba”, “che è stato Yassin” ribatte il fidanzato, “si” conferma lei. E anche lei, come già la sorella di Amri, il presunto omicida, dice “ma quella che voleva fare, Jackie Chan?”.I due ragazzi parlano a lungo del ritrovamento della macchia di sangue sul “loro” coltello e contestualmente della dinamica di quanto accaduto quella notte, tanto che ripercorrono nuovamente la sequenza degli eventi. “Il coltello quando l’ho lanciato” dice Abid, “allora - spiega lei - tu l’hai lanciato e Yassin lo è andato a prendere, poi a te ti hanno menato, secondo me, mentre ti menavano Yassin ha preso il coltello ed è andato a accoltellà..”, “da terra quindi non l’hai preso te subito?” chiede Simo, “no - ribadisce la fidanzata - l’ha preso Yassin, poi lui lo ha riportato in qualche modo, la mi sorella, te, Antony (il buttafuori indagato per aver picchiato il fratello della vittima, Samuele Cumani, ndr)”. Del buttafuori i due parlano anche in un altro frangente, “dicono che c’era un buttafuori che c’aveva un coltello” rivela Abid.


Il colloquio è ritenuto di grande importanza per la procura, perché - annota la pm negli atti - “dà la piena conferma della totale estraneità di Abid al ferimento mortale perché non ha usato il coltello e non sa spiegarsi la presenza del sangue di Cumani, ma lo tranquillizza la fidanzata spiegandogli cosa ha visto, ovvero Yassin prendere il coltello da terra di Mohamed e andare dall’altro lato ad aggredire i presenti”. Per l’accusa inoltre, “il fatto che Mohamed non si sia accorto di nulla e quindi non abbia visto Yassin prima del ferimento di Hekuran, conferma che Yassin sia ricorso alle due armi non per difenderlo, ma solo per buttarsi in mezzo ai giovani e aggredire, per ragioni che restano non chiare, il povero Hekuran”.


I due fidanzati del resto già nel colloquio della settimana precedente avevano commentato le dichiarazioni di Amri. “Lui sta negando tutto” aveva detto la ragazza, “peggio per lui - diceva Abid - perché non sa che le cose non funzionano, per prendere 14 anni deve parlare e raccontare che era ubriaco che non voleva uccidere nessuno.. se gli va bene gli danno 14 anni e se ne farà 7 con la buona condotta”. Intanto ieri, è stato conferito l’incarico per l’analisi del coltello ritrovato nel fiume Tevere a poca distanza dall’iPhone di Amri. Quel coltello che per l’accusa potrebbe essere compatibile con l’arma del delitto. E che forse potrebbe essere lo stesso di cui Yassin parla al telefono con la sorella dopo il ritrovamento nel fiume, rendendo evidente che, anche qualora quello non fosse stato usato per uccidere Hekuran, deve essercene uno, buttato chissà dove. Altrimenti che motivo ci sarebbe stato di parlare del coltello? Sentita in questura, la donna si era avvalsa della facoltà di non rispondere.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie