Dal cambio di direzione di Anna Wintour a "Il Diavolo veste Prada 2", la narrativa del passaggio di potere nella moda

Due decenni dopo che Il diavolo veste Prada ha incantato il pubblico con il suo ritratto tagliente e glamour del mondo della moda, il sequel, atteso per il primo maggio 2026, promette di riportarci nell'universo di Runway affrontando i cambiamenti radicali dell'industria fashion. Parallelamente, nella realtà, Anna Wintour, l'iconica editor-in-chief di Vogue e ispirazione per il personaggio di Miranda Priestly, ha annunciato recentemente il passaggio di testimone a Chloe Malle, ex editor di Vogue.com, ora nominata Head of Editorial Content di Vogue US, mentre Wintour mantiene il controllo come global editorial director di Vogue e chief content officer di Condé Nast.

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La vera Miranda si evolve

Nel giugno 2025, Anna Wintour, dopo 37 anni alla guida di Vogue US, ha segnato un momento storico annunciando che Chloe Malle, 39 anni, assumerà il ruolo di Head of Editorial Content, responsabile dei contenuti editoriali della rivista. Wintour, 75 anni, non abbandona il potere: continuerà a supervisionare Vogue come global editorial director e chief content officer di Condé Nast, ruoli che le permettono di plasmare la strategia globale del brand. La notizia riflette la necessità di Vogue di adattarsi a un'industria dominata dai contenuti digitali. Chloe Malle, figlia dell'attrice Candice Bergen, porta con sé un background in giornalismo e un'esperienza consolidata, rendendola la candidata ideale per guidare la rivista verso un futuro più digitale. La sua nomina richiama il percorso di Emily Charlton nel sequel de Il diavolo veste Prada, dove l'ex assistente di Miranda Priestly (interpretata da Emily Blunt) emerge come una potente executive in un colosso del lusso. Entrambe le storie – quella reale di Wintour e Malle e quella fittizia di Miranda ed Emily – esplorano il passaggio di potere in un mondo della moda in trasformazione, dove il controllo autoritario delle icone tradizionali deve confrontarsi con nuove generazioni e nuove regole.

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Il diavolo veste Prada 2, le prime immagini del set

Annunciato da Disney nel giugno 2025, l'attesissimo sequel è in produzione a New York, con un'uscita prevista per il prossimo primo maggio, strategicamente vicina al Met Gala, l'evento fashion per eccellenza. Diretto da David Frankel e scritto da Aline Brosh McKenna, il film riunisce Meryl Streep (Miranda Priestly), Anne Hathaway (Andy Sachs), Emily Blunt (Emily Charlton) e Stanley Tucci (Nigel Kipling), affiancati da nuovi nomi come Kenneth Branagh, Lucy Liu, Simone Ashley e Sydney Sweeney. Basato in parte sul romanzo Revenge Wears Prada: The Devil Returns di Lauren Weisberger, il sequel segue Miranda alle prese con il declino dell'editoria cartacea, mentre si scontra con Emily, ora una potente dirigente che controlla i budget pubblicitari vitali per Runway. Le immagini trapelate dal set hanno già scatenato speculazioni tra i fan. Una scena girata a Central Park mostra Hathaway e Tucci in total black, con espressioni malinconiche, suggerendo un possibile funerale.

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I look del sequel

Curati dalla leggendaria costumista Patricia Field, sono un altro punto focale. Miranda sfoggia un trench pesca e décolleté rosse, Andy un abito metallico di Rabanne, ed Emily un tailleur Dior con capelli rosso rame. Questi outfit riflettono un'evoluzione dell'estetica di Runway, che abbandona il rigore minimalista del primo film per un glamour più audace, in sintonia con l'era di Instagram e TikTok.