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Una vita intera per comprare casa. Secondo l’ultima indagine condotta da Ener2Crowd, piattaforma leader in investimenti sostenibili, un giovane umbro impiega mediamente 73 anni per acquistare un immobile senza mutuo. Una vita intera, dunque, solo per riuscire a mettere da parte il capitale necessario. Anche ricorrendo a un finanziamento, il quadro non migliora di molto: il tempo totale stimato per saldare un mutuo e accumulare l’anticipo è pari a 55,6 anni. Tempi lunghi che fotografano una realtà immobiliare sempre più lontana dalla portata delle nuove generazioni. E non è solo l’Umbria a trovarsi in difficoltà, anche se la regione si colloca in una fascia intermedia tra le realtà “inaccessibili” del Nord e quelle apparentemente più accessibili del Sud (67,4 è la media nazionale).
Nel Trentino-Alto Adige, ad esempio, servono ben 85 anni per acquistare casa senza mutuo, e 70,3 anni anche con il supporto del credito bancario. Lombardia, Lazio e Toscana si muovono tra i 58 e i 63 anni, con valori immobiliari elevatissimi e stipendi che non sempre riescono a stare al passo. Al contrario, in Calabria o in Campania, il tempo totale per acquistare casa con mutuo scende sotto i 53 anni. Ma è un dato solo in apparenza incoraggiante: i redditi più bassi e la precarietà lavorativa rendono comunque difficile, se non impossibile, l’accesso al mercato immobiliare.
In questo scenario, l’Umbria si scopre in bilico: non tra le peggiori, ma nemmeno tra le migliori. A pesare non è solo il prezzo delle abitazioni, relativamente più contenuto rispetto alle metropoli, quanto piuttosto la stagnazione dei redditi e la diffusione di contratti atipici che riducono la capacità di ottenere un mutuo. Oggi, a livello nazionale, il 64% degli under 40 non è ancora riuscito a diventare proprietario e oltre un milione di giovani italiani non può permettersi nemmeno di provarci. Chi ce l’ha fatta, spesso non l’ha fatto da solo: circa un terzo ha potuto comprare solo grazie al sostegno economico dei genitori, e il 70% ha dovuto ricorrere a un mutuo.
Al Nord questa percentuale sale fino al 75%, segno che nemmeno i salari più alti riescono a compensare i prezzi delle case. Anche in Umbria, la famiglia resta l’ancora di salvezza per moltissimi giovani. In sette casi su dieci, sono i genitori a garantire il mutuo, a coprire le spese notarili o a fornire l’anticipo iniziale. E per oltre 278 mila giovani italiani, l’aiuto familiare è stato tale da evitare del tutto il ricorso al finanziamento bancario. Un supporto essenziale, che però accentua il divario tra chi può contare su una rete solida e chi no. Senza l’intervento dei genitori o del Fondo di Garanzia Prima Casa - che nel solo 2024 ha sostenuto 80 mila under 36 - il sogno di un’abitazione di proprietà rischia di diventare una chimera.
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