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Si accelera per la Casa di Comunità a Monteluce: approvato l'odg sul trasferimento del distretto sanitario

Sabrina Busiri Vici

04 Settembre 2025, 11:37

Si accelera per la Casa di Comunità a Monteluce: approvato l'odg sul trasferimento del distretto sanitario

Monteluce è ancora un quartiere che attende. Mancano strutture, servizi e spazi di aggregazione, parcheggi che di notte vengono chiusi per questioni di sicurezza e un degrado che rischia di cancellare anni di progetti e promesse. In questo scenario, la tanto attesa Casa di Comunità, promessa da quasi vent’anni, resta ancora un sogno incompiuto.

La III commissione comunale (Urbanistica), presieduta da Cesare Carini, ha provato a dare una scossa approvando con dieci voti favorevoli e quattro astensioni l’ordine del giorno che impegna Comune e Regione a sbloccare i lavori e a garantire il trasferimento del distretto sanitario da via XIV Settembre, oggi ospitato in una struttura fatiscente e priva di spazi adeguati per la sanità del territorio.

Il documento, illustrato da Federico Maria Phellas, ripercorre la lunga storia di un quartiere che doveva essere un modello di riqualificazione urbana e che invece è rimasto impantanato tra crisi finanziarie, immobilismo e scelte mancate. Dalla chiusura del Policlinico nel 2009 alla crisi del Fondo Monteluce nel 2019, fino all’acquisto del Padiglione E nel 2024 con oltre 5,5 milioni di euro di fondi PNRR: una vicenda che doveva concludersi con l’apertura della nuova struttura sanitaria e che invece vede, a oggi, un cantiere fermo alla fase di pre-cantierizzazione nonostante l’affidamento dei lavori avvenuto a febbraio 2025.

L’assessore

Durante il dibattito, l’assessore ai lavori pubblici Francesco Zuccherini ha riconosciuto i ritardi e ha ribadito che il rilancio di Monteluce non può limitarsi alla realizzazione della Casa di Comunità, ma deve affrontare anche la questione della sicurezza e della vivibilità del quartiere. “Non possiamo avere un’area strategica per la città che di notte diventa terra di nessuno - ha sottolineato -. Per questo stiamo lavorando con i proprietari e con il principale partner commerciale per chiudere il parcheggio nelle ore notturne e restituire decoro e sicurezza alla zona”. Zuccherini ha anche escluso la possibilità di investire sulla vecchia sede del distretto sanitario di via XIV Settembre, ricordando come l’edificio, costruito negli anni Trenta per affrontare l’emergenza tubercolosi, oggi sia del tutto inadeguato: troppo piccolo, male collegato, privo di parcheggi e lontano da una vocazione sanitaria moderna. “Serve una struttura nuova, accessibile e funzionale - ha ribadito l’assessore - e Monteluce resta la soluzione migliore, nonostante i ritardi accumulati”.

Gli interventi

Le parole dell’assessore hanno incontrato il sostegno di buona parte della maggioranza. Fabrizio Ferranti (Perugia per la Sanità Pubblica) ha parlato della necessità di “non abbassare la guardia” sulla questione, difendendo l’ordine del giorno dalle accuse di intempestività sollevate da Nilo Arcudi (Perugia Civica), secondo cui il documento sarebbe “fuori tempo massimo” rispetto allo stato attuale dei lavori. “Il problema - ha ribadito Ferranti - è che per troppo tempo il quartiere è stato lasciato a metà, e ora è urgente pretendere che i fondi PNRR vengano usati bene e in fretta”.

Arcudi, invece, ha ricordato gli errori del passato, parlando della scelta “disastrosa” di trasferire a un fondo immobiliare la proprietà di un patrimonio pubblico da 50 milioni di euro. “È stato un fallimento finanziario e urbanistico - ha detto - e ora ci ritroviamo con un quartiere incompiuto, lavori fermi e un atto che non fotografa nemmeno la situazione attuale”. Anche Stefano Nuzzo (M5s) ha usato parole dure, paragonando Monteluce a piazza del Bacio: “Abbiamo creato una città nella città che non dialoga con il contesto. Il risultato è un cantiere interrotto, frutto di scelte sbagliate fatte da tutte le parti politiche nel corso degli anni”. Margherita Scoccia ha invitato a ripensare lo sviluppo complessivo del quartiere: “Monteluce ha bisogno di una visione urbanistica chiara. Regione e Comune negli ultimi anni hanno evitato il completo fallimento, ma ora bisogna ripartire con un piano complessivo che metta insieme sanità, servizi, sicurezza e decoro”. Dalla maggioranza, Antonio Donato (M5s) ha ricordato come i primi sopralluoghi della consiliatura avessero riguardato proprio Monteluce, definendo l’ordine del giorno “un atto di responsabilità” verso un quartiere che ha bisogno di un presidio sanitario e sociale moderno.

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