Cinema
Il Lido di Venezia si è illuminato con l'arrivo di Julia Roberts, icona di Hollywood che, nonostante una carriera leggendaria, ha fatto il suo debutto assoluto alla Mostra del Cinema di Venezia. La star di Pretty Woman è sbarcata in Laguna due giorni fa, sfoggiando un cardigan con il volto del regista italiano Luca Guadagnino stampato sopra, un omaggio scherzoso al cineasta con cui ha collaborato per il dramma psicosessuale After the Hunt, presentato in anteprima mondiale venerdì sera. Accolta da un lungo applauso durante la conferenza stampa, Roberts si è mostrata timida ma radiosa, conquistando i presenti con il suo charme. "Questa mattina avrei voluto fare un tour della città, ma essere qui è incredibile. Venezia è una città magica, uno dei luoghi più inspiegabili del mondo", ha dichiarato, visibilmente emozionata per la sua prima volta al festival. "Mi guardavo intorno e pensavo: è un sogno", riporta La Presse.
Un film che sfida e provoca
After the Hunt, diretto da Luca Guadagnino e scritto da Nora Garrett, è un'opera complessa ambientata nel mondo accademico americano. Roberts interpreta una stimata professoressa di filosofia a Yale, coinvolta in un caso di accuse di cattiva condotta sessuale. Al centro della trama c'è la sua pupilla, interpretata da Ayo Edebiri, che accusa un collega e amico della protagonista, interpretato da Andrew Garfield, di molestie. La sceneggiatura non offre risposte semplici, spingendo lo spettatore a confrontarsi con dilemmi morali e verità contrastanti. Proiettato giovedì sera per la stampa e l'industria cinematografica, il film ha già acceso dibattiti al Lido, dividendo critica e pubblico. Lo slogan del film, "non tutto dovrebbe farti sentire a tuo agio", sintetizza l'intento provocatorio dell'opera. "Volevamo che il film smuovesse emozioni e punti di vista diversi - ha spiegato Roberts .- Non credo che riprenda vecchie discussioni sulle donne messe l'una contro l'altra. È una storia importante, con relazioni complesse che non tutti capiranno. Il successo più grande sarà se le persone usciranno dalla sala discutendone, anche arrabbiandosi". Alla domanda se il film possa indebolire i progressi del movimento #MeToo, Roberts ha risposto con decisione: "Non stiamo facendo dichiarazioni, stiamo raccontando vite. Credo che il film riapra certe discussioni in modo nuovo, stimolando il dialogo. Stiamo perdendo l'arte della conversazione nell'umanità, e questo film la incoraggia".
Guadagnino, l'omaggio a Woody Allen e alle verità multiple
Anche Luca Guadagnino ha offerto spunti interessanti durante la conferenza stampa. Il regista, noto per film come Chiamami col tuo nome e Suspiria, ha sottolineato che After the Hunt non è un manifesto ideologico, ma un'esplorazione delle "verità individuali". "Non si tratta di dire quale verità sia più importante, ma di osservare le persone attraverso le loro prospettive - ha detto .- Non vogliamo fare proclami, ma stimolare discussioni". Un dettaglio che ha attirato l'attenzione è la scelta del font in stile Windsor per i titoli di testa, un richiamo ai grandi classici di Woody Allen come Io e Annie e Crimini e misfatti. Alla domanda sul perché di questa scelta, Guadagnino ha risposto con il suo tipico stile ironico: "Perché no?". Ha poi aggiunto che il film si ispira al periodo d'oro di Allen, tra il 1985 e il 1991, e che il font rappresenta un omaggio a un artista che ha affrontato "problemi complessi" legati alla sua vita e alla sua opera. "È un accenno a un artista che amiamo e alla nostra responsabilità nel confrontarci con il suo lavoro", ha concluso.
Un cast stellare e un'uscita imminente
After the Hunt vanta un cast di prim'ordine, con Roberts affiancata da Andrew Garfield, Ayo Edebiri e altri talenti come Chloë Sevigny e Scoot McNairy. Il film, prodotto da Amazon MGM Studios, uscirà nelle sale nordamericane il 10 ottobre 2025, e promette di essere uno dei titoli più discussi della stagione cinematografica. La première di venerdì sera al Lido è attesa con grande entusiasmo, non solo per la presenza di Roberts, ma anche per il potenziale del film di scuotere il pubblico e alimentare dibattiti su temi complessi come il potere, la verità e le dinamiche di genere. Come ha detto la stessa Roberts, "se questo film farà parlare le persone tra loro, sarà il nostro più grande successo".
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