Cinema
Un nuovo film dedicato a Kobe Bryant, leggenda dell'NBA scomparsa tragicamente il 26 gennaio 2020 in un incidente in elicottero insieme alla figlia Gianna e ad altri sette passeggeri, è in lavorazione presso Warner Bros. Pictures. Intitolato provvisoriamente With the 8th Pick (Con l'ottava scelta), il biopic scritto da Alex Sohn e Gavin Johannsen si concentrerà su un momento cruciale della carriera del "Black Mamba": il Draft NBA del 1996, che segnò l’inizio della sua gloriosa avventura con i Los Angeles Lakers. La notizia, riportata da Adnkronos, ha già suscitato grande curiosità tra i fan, che si chiedono come quel giorno abbia cambiato non solo la vita di Bryant, ma l'intera storia del basket professionistico.
Nel 1996, Kobe Bryant non aveva ancora compiuto 18 anni. Proveniente dalla Lower Merion High School di Philadelphia, era un talento grezzo ma straordinario, pronto a fare il grande salto direttamente verso la NBA, un percorso allora raro. Il Draft NBA di quell'anno, un evento in cui le 30 squadre della lega scelgono nuovi giocatori, fu teatro di una serie di decisioni che avrebbero riscritto la storia del basket. I New Jersey Nets, detentori dell’ottava scelta e guidati dal general manager John Nash e dal neo-allenatore John Calipari, mostrarono un forte interesse per Bryant.
Tuttavia, la situazione economica precaria dei Nets, combinata con la preferenza di Bryant per i Los Angeles Lakers – supportata anche da un vantaggioso contratto con Adidas – portò a un clamoroso cambio di rotta. L'allenatore John Calipari decise di puntare su Kerry Kittles, giocatore più "sicuro" proveniente da Villanova. Così, Bryant fu scelto alla posizione numero 13 dagli Charlotte Hornets, che lo cedettero immediatamente ai Lakers in cambio del centro Vlade Divac. Una mossa che, col senno di poi, cambiò il destino di entrambe le franchigie: Divac rimase a Charlotte solo due stagioni, mentre Bryant divenne una delle più grandi icone della NBA con i Lakers.
Il mistero del titolo e il punto di vista del film
Il titolo With the 8th Pick ha generato curiosità in rete: perché "l'ottava scelta" se Bryant fu selezionato come numero 13? La risposta risiede nella prospettiva narrativa del film, che sarà raccontata attraverso gli occhi di John Nash e John Calipari. Il progetto si concentrerà sulle tensioni, le strategie e i retroscena delle due settimane precedenti il Draft, quando i Nets sembravano a un passo dal cambiare la loro storia scegliendo Bryant. Descritto come un incrocio tra Moneyball, Air e The Social Network, il film promette di combinare l'intensità strategica del primo, l'emozione sportiva del secondo e la narrazione complessa del terzo, con un tocco di thriller. Non si tratterà di un biopic tradizionale sulla vita di Bryant, ma di un affresco intenso di un momento cruciale, arricchito da elementi personali come il rapporto con il padre, Joe "Jellybean" Bryant, ex giocatore NBA.
La produzione di alto profilo
Il progetto, ancora nelle fasi iniziali, non ha un regista né un cast confermato, ma vanta già nomi di peso dietro le quinte. Tra i produttori figurano Tim e Trevor White, noti per King Richard, insieme a Ryan Stowell e Gotham Chopra, quest'ultimo già regista del documentario Kobe Bryant’s Muse (2015). La sceneggiatura, firmata da Alex Sohn (attualmente al lavoro su un progetto su John Madden per Netflix) e Gavin Johannsen, è stata acquisita da Warner Bros. in anticipo rispetto a un'asta competitiva, segno dell'alto interesse generato dal copione.
L'eredità di Kobe e il suo amore per il cinema
Kobe Bryant non è stato solo un'icona del basket, con cinque titoli NBA, due MVP delle Finals, un MVP della stagione 2007-08 e 18 convocazioni all’All-Star Game in 20 stagioni con i Lakers. Era anche un appassionato di cinema, come dimostrato dal suo cortometraggio animato Dear Basketball, che gli valse un Oscar nel 2018. Scritto e narrato da lui, il corto raccontava il suo addio alla pallacanestro, celebrando il suo amore per il gioco.
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Cosa sarebbe successo se i Nets avessero scelto Bryant?
Il film solleva una domanda affascinante: cosa sarebbe successo se i Nets avessero scelto Bryant? La sua decisione di puntare sui Lakers, tuttavia, trasformò Los Angeles nel palcoscenico della sua grandezza, culminata in momenti iconici come il "three-peat" (2000-2002) con Shaquille O’Neal e coach Phil Jackson e la storica partita d'addio nel 2016, con 60 punti contro gli Utah Jazz. With the 8th Pick si preannuncia un viaggio dietro le quinte di una scelta che ha ridefinito la NBA e l'attesa per scoprire come Warner Bros. porterà questa storia sul grande schermo è già alle stelle.
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