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Terremoto di Pierantonio, Mierla sul mancato pagamento del Cas: "Serve una legge nazionale"

Il vicesindaco di Umbertide: "E' necessaria per l'erogazione dei fondi"

02 Agosto 2025, 06:23

Terremoto di Pierantonio, Mierla sul mancato pagamento del Cas: "Serve una legge nazionale"

Il vicesindaco di Umbertide, Annalisa Mierla

Blocco Contributo autonoma sistemazione: trovato l’inghippo. Per uscire dal limbo è necessaria una legge che certifichi il passaggio dallo stato di emergenza al regime ordinario. E proprio in assenza di questa norma, la Ragioneria dello Stato non può procedere alla “bollinatura” degli 1,5 milioni di euro stanziati per garantire il sostegno e di rimando tarda ad arrivare l’ordinanza del capo Dipartimento della Protezione civile nazionale che sbloccherebbe il tutto. E nel frattempo 220 famiglie della zona sud del comune di Umbertide, di quella nord di Perugia e di una piccolissima porzione del territorio eugubino che hanno la propria casa inagibile in seguito al terremoto di due anni fa, non vedono erogato un centesimo da mesi per pagare gli affitti. Parte dei fondi stanziati dallo Stato (circa 800mila euro) sono stati trasferiti dalla Regione Umbria nelle casse dei tre Comuni. Soldi fermi e terremotati ormai allo stremo.

A spiegare la situazione nel dettaglio è il vicesindaco umbertidese con delega alla ricostruzione, Annalisa Mierla: “Il regime ordinario – afferma – prevede che il Cas debba essere pagato dalla Regione e quindi ci deve essere un'ordinanza del Capo Dipartimento di Protezione Civile che assegna all’ente regionale la contabilità, cioè la responsabilità della gestione contabile. Tutto ciò deve essere scritto in un’ordinanza e tutti gli atti del capo dipartimento devono ricevere la ‘bollinatura’ dalla Ragioneria generale dello Stato”.

A luglio è stata vergata una bozza di ordinanza che, però, è stata stoppata dell’importantissimo dipartimento del ministero dell’Economia perché “per scrivere un atto dove la Regione doveva avere altre competenze rispetto a quelle che ha adesso, sono stati fatti vari passaggi tra Prociv nazionale, ente regionale e Protezione Civile Umbria, Usr e poi di nuovo Dipartimento e ancora Regione”.

Adesso, aggiunge Mierla, serve “una norma primaria che autorizzi il passaggio da stato emergenziale a regime ordinario e quindi serve una legge generale”. Prosegue il vicesindaco: “Ho già sentito il commissario straordinario Guido Castelli e colgo l’occasione per esortare la Regione a chiedere a tutti i parlamentari umbri di farsi carico della questione. Mentre la ricostruzione sta andando alla grande, la questione Cas si è incagliata. O si bypassa questa norma primaria o deve arrivare velocemente”. Da qui la proposta da parte del vicesindaco: “Per non lasciare soli i cittadini e visto che il Comune non può anticipare i soldi necessari perché altrimenti sarebbe danno erariale. Può la Regione legiferare al di là dell’utilizzo della contabilità speciale creandosi un’apposita opportunità per anticipare ai cittadini le mensilità che mancano? La mia è una vera e propria esortazione alla presidente Proietti, visto che l'iter legislativo e burocratico nazionale potrebbe seguire una strada più complessa”.

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