Attualità
L'assessore Andrea Stafisso
Nelle due ore di interventi dei commercianti di lunedì, Andrea Stafisso sembrava essere tornato sui banchi di scuola. Quaderno e penna alla mano, l’assessore al Commercio si è appuntato tutte le segnalazioni arrivate per arrivare pronto all’interrogazione. “Su alcune cose dobbiamo accelerare, me ne rendo conto. Bisogna ragionare in maniera complessiva con un piano di sviluppo del centro storico”, ha detto prima di passare ai vari punti sollevati. “Per le deroghe per i locali sotto i 50 mq stiamo facendo una verifica sui criteri, dobbiamo intervenire in maniera complessiva, penso alle occupazioni di suolo pubblico temporaneo. Sul discorso di fiere e mercati, l’idea su cui stiamo lavorando è quella di rivedere la zoonizzazione del centro storico, per alleggerire corso Vannucci garantendo anche un incentivo sul canone per chi sceglie un’altra area”. Quindi il capitolo sui dehors, tra i più sentiti: “A Perugia non ci sono, quella che vediamo è un’occupazione di suolo pubblico temporanea. Dobbiamo fare un ragionamento con la Soprintendenza per lavorare in parallelo, in modo da arrivare a una progettazione che sia sostenibile”.
Stafisso si è poi spostato sulla mappatura delle attività commerciali. “Il documento strategico territoriale della precedente amministrazione non aveva un’analisi del commercio. E’ chiaro che la prevalenza merceologica ha un impatto a 360 gradi, perché se ci sono soprattutto bar e ristoranti, ogni mattina ci saranno i furgoni nelle cosiddette vie magazzino per fare rifornimento”. Quindi il tema della mobilità: “Per tanto tempo si è parlato dell’accessibilità del centro storico domandandoci come possiamo arrivare. Ma la prima domanda che dobbiamo porci è perché venire in centro storico. Noi abbiamo un patrimonio di parcheggi fuori dalle mura che altre città non hanno, è chiaro che serve un piano complessivo con scontistiche anche per i lavoratori. La mappatura che abbiamo fatto dice che ci sono 600 posti auto su strada su 5.000 permessi erogati, ma ovviamente non sono tutti per i residenti”.
E a chi sollecitava la manutenzione delle vetrine chiuse, l’assessore ha spiegato in tal senso che ci sono delle novità in arrivo. “Pensiamo a un’iniziativa che riguardi tutti sulla custodia che ognuno di noi può fare di questi spazi”. Infine, il calendario degli eventi: “E’ chiaro che non sono tutti uguali, bisogna rispettare chi tiene aperto tutto l’anno e anche la città. Dobbiamo capire come bilanciare la cosa, perché ora il Comune riceve le richieste e poi deve autorizzare il suolo pubblico. Posso però dire con certezza che dei famosi 118 giorni prenotati, non tutti gli appuntamenti saranno autorizzati”.
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