Attualità
Lo Sbaracco è stato promosso dal consorzio Perugia in Centro (foto Belfiore)
Le belle giornate di venerdì e sabato hanno trascinato lo Sbaracco in centro a Perugia, con una buona presenza di acquirenti. Ma l’incertezza del meteo ha fatto sì che i numeri delle bancarelle fossero inferiori rispetto al passato.
E’ questo, in sintesi, il bilancio della 22esima edizione del Saldo dei saldi, la festa del piccolo commercio organizzata dal consorzio Perugia in Centro, l’associazione che riunisce i commercianti dell’acropoli.
Come spiega al Corriere dell’Umbria il presidente del consorzio Paolo Mariotti, “le temperature praticamente primaverili di venerdì e sabato hanno fatto la differenza. C’è stata gente, più dell’anno scorso, e questo ha portato benefici per i commercianti. Di stand invece ce n’erano meno, perché i commercianti hanno avuto paura della pioggia: ieri e venerdì erano 14, in estate in media si arriva a 22/23 mentre allo Sbaracco invernale dello scorso anno erano 18”.
Insomma, l’iniziativa ha portato un buon numero di visitatori in centro, un trend che nelle intenzioni degli organizzatori dello Sbaracco dovrebbe continuare con il Carnevale - “un’operazione molto bella da parte del Comune” - e poi con la riapertura dei dehors. “La nostra intenzione è quella di fare un evento con degli happy hour, ma anche in questo caso molto dipenderà dal tempo”, spiega sempre Mariotti.
Capitolo saldi: il trend, nell’acropoli, è quello nazionale. “La prima settimana hanno funzionato, poi c’è stato un grosso calo ma ci sono meno consumi in generale e quindi di conseguenza si vende meno. Però con lo Sbaracco si riesce sicuramente a svuotare il magazzino, anche se svendendo il prodotto. E’ una cosa importante, perché la frase del commerciante è ‘meglio sul cassetto che sul cartone’. Alla fine, anche se recuperi poco è meglio recuperare”, va avanti il presidente del consorzio.
Che chiude parlando anche della situazione del centro storico. Nelle ultime settimane, infatti, si è parlato solo di chiusure nel cuore della città. “E’ fisiologico, è il classico trend. Ma possiamo già dire che con l’inizio della nuova stagione quasi tutti i negozi che hanno chiuso riapriranno, parliamo di un 80 per cento. Ci saranno aziende nuove e importanti”.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy