Per aprire questo sito web è necessario che javascript sia abilitato, correggi le impostazioni del tuo browser e ricarica la pagina. Buona lettura!

Lavoro in Umbria, previsto un calo delle assunzioni nella stagione estiva rispetto al 2023

lavoro assunzioni

In calo le assunzioni in Umbria nel mese di giugno. Stesso andamento previsto anche per il trimestre giugno-agosto. E' quanto emerge dai dati del Sistema informativo Excelsior, curato da Unioncamere-Anpal. In particolare, in Umbria le imprese industriali e dei servizi prevedono di operare 5mila 560 avviamenti al lavoro, rispetto ai 5mila 850 dello stesso mese del 2023. Una flessione di 300 unità pari al -5,1%. La contrazione prevista nel Cuore verde è peggiore rispetto al dato italiano (-0,32%) e a quello del Centro (-1,5%) e rispetto anche a tutte le regioni che ne fanno parte (Toscana +0,4%; Marche - 2,9%, Lazio -2,2%). L'Umbria si muove in controtendenza rispetto al dato nazionale anche per quanto riguarda il trimestre giugno-agosto. In questo intervallo di tempo, le assunzioni previste sono 15mila 460, rispetto alle 15mila 730 dello stesso trimestre del 2023 (-270 per un -1,7%). Sia il dato nazionale che riferito all'area Centro è di segno positivo, rispettivamente +1% e +0,2%. Tuttavia, in questo caso, il Cuore verde non è la peggiore delle regioni che ne fanno parte, in quanto le Marche segnano un -2,3%, mentre Toscana (+0,5%) e Lazio (+1%) mostrano un incremento. Complice del deficit del bilancio occupazionale dell'Umbria, sia a giugno che nel trimestre estivo giugno-agosto, è la prudenza delle imprese del turismo della regione sugli avviamenti al lavoro. "I servizi di alloggio e ristorazione e i servizi turistici" prevedono di effettuare 1.120 assunzioni a giugno 2024, contro le 1.240 del 2023 (-9,7%). Nel trimestre in analisi sono previste dunque 3mila 420 assunzioni, contro le 3mila 690 del 2023 per un calo del 7,3%. "Ma la situazione - spiega Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio dell'Umbria - , come ho già avuto modo di dichiarare, alla prova dei fatti potrebbe risultare migliore perché potrebbe esserci, nelle previsioni delle imprese del turismo, un eccesso di prudenza. Teniamo anche presente che la campagna promozionale estiva della Regione Umbria, che nel passato ha avuto risultati lusinghieri, deve ancora manifestare tutti i suoi effetti. Resta, e anzi si aggrava, infine, il gravissimo problema della difficoltà delle aziende a reperire le figure professionali di cui hanno bisogno. In Italia e in Umbria, a fronte di questa grave difficoltà a reperire personale da parte delle aziende, c'è un'area di inattivi assai grande. Una situazione assolutamente da rimuovere se si vuole togliere questo macigno dalla strada della crescita e dello sviluppo economico e sociale".

Andrea Pescari dopo la laurea triennale al corso di Scienze della comunicazione dell'Università di Perugia, ha conseguito la magistrale in Comunicazione pubblica, digitale e d?impresa con una tesi su...