UMBRIA
Focolai certificati e abbattimenti obbligatori stanno mettendo in ginocchio intere aziende zootecniche della Valnerina. L’emergenza Lingua blu è stata al centro di una riunione che si è svolta mercoledì a Cascia. Presenti l’assessore regionale Simona Meloni, il direttore del servizio veterinario della Asl Umbria2, Luca Nicola Castiglione e i dirigenti veterinari del distretto Valnerina, insieme a numerosi allevatori provenienti da tutti i comuni colpiti, tra cui Cascia, Norcia, Poggiodomo, Sant’Anatolia, Vallo di Nera e Monteleone di Spoleto. La Lingua blu sta causando gravi perdite agli allevamenti ovini, con un impatto significativo sulla produzione di latte e carne. Gli allevatori hanno espresso forte preoccupazione per il futuro delle aziende, chiedendo misure di sostegno concrete per compensare le perdite, che si stimano possano arrivare fino al 15% del patrimonio ovino. La Regione si è impegnata a coprire le spese di smaltimento delle carcasse e le perdite di animali, ma gli allevatori chiedono interventi più incisivi, come aiuti per ricostituire le greggi e compensazioni per il mancato guadagno. “Sappiamo che uno dei nodi più critici – ha spiegato Meloni – è legato ai mancati guadagni derivanti dalla perdita di produzione. Su questo, pur non esistendo strumenti regionali, porterò una richiesta ai tavoli nazionali: occorre attivare un fondo specifico, come accade in altri contesti di emergenza, perché chi lavora ogni giorno nelle aree rurali non venga lasciato solo”.
Un tema cruciale affrontato durante l’incontro riguarda le modalità di smaltimento degli animali morti. La sindaca di Monteleone di Spoleto, Marisa Angelini, ha ricordato che l’interramento deve essere considerato una pratica emergenziale e residuale, in quanto può avere impatti ambientali rilevanti, specialmente sulla ricchezza di falde acquifere della zona. La soluzione preferibile, secondo la sindaca, è il trasporto delle carcasse in impianti autorizzati come inceneritori, garantendo così la distruzione del virus e la tutela dell’ambiente, in linea con le normative europee. Un messaggio di rassicurazione è stato rivolto ai cittadini: la sindaca Angelini ha sottolineato che il virus non rappresenta un rischio per la salute umana.
Intanto, con un’interrogazione urgente, il consigliere regionale Nilo Arcudi (gruppo consiliare Tesei presidente-Umbria civica) sollecita: “Subito vaccini, indennizzi e un piano regionale per salvare gli allevatori umbri”.
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