L'esperto
Filippo Monsignori, fisioterapista
Filippo Monsignori nella vita è fisioterapista e tiene una seguitissima rubrica nell'inserto Scuola e lavoro che il Corriere dell'Umbria pubblica tutti i mercoledì. Molto interessante l'ultimo argomento trattato. Merita la pena leggerlo. Negli ultimi anni fisioterapisti e professionisti sanitari segnalano un aumento significativo di disturbi muscolo-scheletrici tra bambini e adolescenti.
In particolare, emerge sempre più spesso una combinazione di dolore alla schiena, rigidità cervicale e disturbi della mandibola, una vera e propria triade funzionale legata allo stress scolastico e agli attuali stili di vita.
Ore prolungate in posizione seduta, utilizzo continuo di dispositivi digitali, carichi cognitivi elevati e ridotta attività fisica modificano l’equilibrio posturale. La testa tende a proiettarsi in avanti, le spalle si chiudono e la muscolatura cervicale e masticatoria aumenta il proprio tono. In età evolutiva, questi adattamenti possono diventare rapidamente persistenti, favorendo cefalee tensive, affaticamento e difficoltà di concentrazione.
Dal punto di vista scientifico, il legame tra postura cervicale e articolazione temporo-mandibolare è ben documentato. Uno studio pubblicato sul Journal of Oral Rehabilitation ha evidenziato una correlazione significativa tra alterazioni della postura del capo e disfunzioni dell’articolazione mandibolare, soprattutto in soggetti giovani sottoposti a stress prolungato. Questo conferma come schiena, collo e mandibola non vadano considerati distretti separati, ma parti di un unico sistema integrato.
La scuola diventa così un luogo chiave per la prevenzione. Il dolore, spesso, non nasce da un trauma ma da un accumulo silenzioso di tensioni fisiche ed emotive. In questo contesto, la fisioterapia assume un ruolo fondamentale non solo nel trattamento, ma nell’educazione al movimento e alla consapevolezza corporea.
Alcuni semplici accorgimenti possono fare la differenza: pause attive ogni 30–40 minuti con piccoli movimenti di spalle e schiena; esercizi di retrazione del mento per ridurre la protrazione del capo; respirazione lenta e profonda per diminuire la tensione cervicale e mandibolare.
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