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Castiglione del Lago, oltre 2.500 anni fa c’era un centro abitato etrusco

Continuano le grandi scoperte nella terza campagna di scavi archeologici

Nicola Torrini

09 Luglio 2025, 07:30

Scavi archeologici Castiglione del Lago

La strada etrusca scoperta durante gli scavi a Castiglione del Lago

Tracce di una strada etrusca sul colle di Castiglione del Lago erano già state rilevate nelle settimane scorse e rese note durante la presentazione dei risultati preliminari della campagna di scavi 2025 del Trasimeno Regional Archaeological Project. Ma i trenta archeologi e studenti statunitensi che hanno partecipato al progetto erano convinti che si potesse subito trovare molto di più e hanno continuato a scavare anche nei giorni successivi. Un lavoro straordinario ripagato in maniera altrettanto straordinaria. Pur in attesa dell’ufficialità e di ulteriori approfondimenti, le nuove ricerche avrebbero confermato la presenza di un tracciato stradale di grandi dimensioni, in basolato in pietra, che corre lungo il crinale da sud-ovest verso nord-est. Una scoperta clamorosa a livello storico e archeologico, che lascerebbe dire in maniera sempre più probabile che sul colle dove oggi sorge Castiglione del Lago, oltre 2.500 anni fa vi era un centro abitato etrusco.

D’altronde, Castiglione del Lago si eleva su una posizione strategica a metà strada tra Chiusi e Cortona che allora erano due importanti città-Stato etrusche. Inoltre, già negli anni passati vi erano stati fortuiti ritrovamenti di reperti e tombe di epoca etrusca. Nella pagina Facebook del Trasimeno Regional Archaeological Project si legge: “La campagna di scavi ha davvero cambiato la storia antica di Castiglione del Lago. Ora sappiamo che su un versante di Castiglione c’erano monumentali strutture etrusche e romane, tra cui una strada etrusca (che prima si pensava fosse un pavimento ndr) con almeno una grande struttura etrusca.

I resti romani non sembrano più quelli di una villa (come supposto inizialmente ndr), ma sono più probabilmente quelli di un grande complesso di bagni pubblici. Tutte le prove suggeriscono che, nell’antichità, il promontorio avesse un importante significato culturale e, probabilmente, religioso per gli etruschi e i romani che vivevano nei dintorni del lago Trasimeno. Non vediamo l’ora di saperne di più la prossima stagione”.

E non soltanto loro. Quello che già si sa sulla strada etrusca, che dovrebbe proseguire ben oltre il sito attuale di scavo, lo hanno spiegato i professori Rebecca K. Schindler e Pedar W. Foss: “La tecnica di realizzazione e il fatto che il muro di terrazzamento romano si appoggia a essa ci permettono di datare la strada a un’epoca anteriore a quella romana. Si tratta di una via particolarmente importante, non si costruisce una strada di queste dimensioni a meno che non si voglia incanalare un grande flusso di persone verso qualcosa di importante”.

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