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Gli scavi archeologici riscrivono la storia di Castiglione del Lago

Portati alla luce sensazionali manufatti di epoca etrusca e romana

Nicola Torrini

05 Luglio 2025, 10:00

Castiglione del Lago scavi archeologici

Gli scavi archeologici che riscrivono la storia di Castiglione del Lago

Intorno al 100 d.C., quando Roma era sotto l’imperatore Traiano, sul versante sud del colle dove oggi si trova il borgo di Castiglione del Lago sorgeva allora un imponente complesso monumentale, almeno in parte ricoperto di marmo, con vasche riscaldate “a pavimento”, probabilmente con statue e fontane che zampillavano acqua, tutto per il piacere o il culto degli allora cittadini dell’impero. Ma ancor prima, in tempi più antichi, tra il 600 e 700 a.C., in quello stesso luogo che si affacciava come oggi sul lago Trasimeno, vi era sicuramente insediata la civiltà etrusca che qui vi aveva costruito strutture, poi probabilmente distrutte dai romani al loro arrivo, come sembrerebbero testimoniare i sensazionali ritrovamenti effettuati in queste ultime settimane dai trenta archeologi e studenti universitari statunitensi del Trasimeno Regional Archaeological Project.

La terza campagna di scavi archeologici sul colle di Castiglione del Lago ha portato a inaspettate e straordinarie scoperte presentate giovedì sera a palazzo della Corgna quando sono stati resi noti i risultati preliminari delle ricerche effettuate, su concessione del ministero della cultura e sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria, nell’ambito del progetto nato dalla collaborazione tra il Comune di Castiglione del Lago, il The Umbra Institute di Perugia, la DePauw University di Greencastle (nello stato americano dell’Indiana), l’associazione ArcheoTrasimeno e l’associazione Acqua. Scoperte sensazionali sia perché riscrivono completamente la storia di questo territorio, retrodatandola di secoli, sia per la rarità di alcuni manufatti scoperti.

Studentesse americane nel sito archeologico di Castiglione del Lago

Gli scavi hanno interessato quest’anno i due terrazzamenti superiori dei tre che compongono l’intero sito archeologico. In quello più in alto è emersa definitivamente una strada in selciato larga circa 3,5 metri che da sud ovest sale verso nord est e al suo fianco un muro di epoca etrusca largo circa 80 centimetri e lungo circa 4 metri. Alle sue spalle, sono state trovate decine e decine di frammenti di ceramiche di colore nero e grigio, risalenti al VI e V secolo a.C., tra cui “di enorme interesse” un pezzo in cui è incisa la lettera alpha dell’alfabeto etrusco. Queste scoperte accertano, quindi, la presenza finora solo supposta di insediamenti etruschi sul colle di Castiglione del Lago.

Nel terrazzamento di mezzo, su cui si eleva un massiccio muro di contenimento spesso due metri di forma circolare e con nicchie, è emerso invece quello che appare essere a tutti gli effetti un grande complesso monumentale di epoca romana, pensato per gestire l’acqua su vasta scala composto da almeno sei stanze, con vasche riscaldate, fontane, tubature in piombo per l’acqua e rivestimenti in marmo. Una struttura che, anche in questo caso, accerta la presenza stabile (finora tutt’al più presunta) dei romani sul colle castiglionese.

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