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Piegaro, no al centro di accoglienza: raccolte più di mille firme

Sono state portate dai cittadini al sindaco Roberto Ferricelli e in prefettura

28 Giugno 2025, 10:19

Piegaro, no al centro di accoglienza: raccolte più di mille firme

Continua a far discutere a Piegaro l’ipotesi di realizzazione di una struttura permanente di accoglienza per cittadini extracomunitari richiedenti asilo. Struttura che, eventualmente, pare debba essere realizzata subito fuori del paese, nell’edificio dell’ex hotel ristorante Da Elio, lungo la strada Pievaiola. Intanto, venerdì 27 giugno sono state consegnate in prefettura le oltre mille firme raccolte attraverso una petizione per chiedere di non procedere con questo progetto.

Lo rende noto lo stesso sindaco di Piegaro, Roberto Ferricelli, che in Comune ha ricevuto le firme raccolte, e che al contempo comunica di "essere al lavoro per studiare, insieme con la stessa prefettura, una soluzione alternativa per una accoglienza diffusa, sostenibile sul territorio e rispettosa anche delle esigenze dei richiedenti asilo, coinvolgendo soggetti privati che hanno spazi disponibili".

Sebbene non ancora formalizzato, è in via di costituzione un comitato spontaneo volto a raccogliere, sostengono, "le istanze di una larga parte della popolazione" che ritiene tale progetto "inadeguato e penalizzante sia per gli ospiti che per i residenti". I motivi sollevati per l’opposizione al progetto sono molteplici e si fondano "su ragioni di contesto territoriale, sicurezza, proporzionalità e di inadeguatezza infrastrutturale". In particolare si fa riferimento "all’isolamento territoriale, all’assenza di servizi e alla violazione del principio di proporzionalità. Secondo le indicazioni di Anci nazionale, infatti, la soglia consigliata per l’equilibrata distribuzione dell’accoglienza sul territorio è di 2,5 ospiti ogni mille residenti". Inoltre ci sono preoccupazioni per l’ordine pubblico, "considerato che la presenza delle forze dell’ordine sul territorio è già oggi fortemente insufficiente".

Pertanto si chiede che le autorità competenti "rivedano l’ipotesi di realizzare il centro di accoglienza permanente, orientando le scelte verso soluzioni più rispettose del principio di proporzionalità, delle caratteristiche socio-territoriali e della sostenibilità complessiva del sistema con un’accoglienza diffusa sparsa nel territorio comunale di Piegaro tale da poter garantire ospitalità nel miglior modo ad un numero di persone sempre e comunque nel  rispetto della proporzionalità dei residenti". "Auspico - conclude Ferricelli - che da parte della prefettura si colga la possibilità di una diversa soluzione, più sostenibile dal punto di vista sociale".

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