Venerdì 05 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

Attualità

Trasimeno, Isola B: Regione e Usl Umbria 1 hanno catturato 5 milioni di chironomidi in un mese

Redazione Web

23 Giugno 2025, 15:36

Trasimeno, Isola B: Regione e Usl Umbria 1 hanno catturato 5 milioni di chironomidi in un mese

Insetti catturati all'interno dell'Isola B

5 milioni è il numero di chironomidi catturati dall'Isola B, la struttura galleggiante situata nel cuore del Lago Trasimeno e progettata per prelevare selettivamente questi insetti. Spesso confusi con le zanzare, la presenza massiccia di chironomidi può recare ingenti danni a turisti, residenti e strutture ricettive. Tra le più comuni: allergie, disturbi alla mobilità e sporcizia.

In azione dal 19 maggio, a un mese dall'attivazione dell'Isola B, sono stati raccolti i primi dati comunicati dal Dipartimento di Biologia Cellulare Molecolare dell'Università degli Studi di Perugia a seguito dei prelievi curati dalla ditta d'appalto Laika Lab srl. La cattura ha coinvolto mediamente 200 mila insetti al giorno, escludendo le serate in cui la struttura rimane inattiva a causa di raffiche di vento superiori a dieci nodi di velocità. 

Considerando che sono stati prelevati 16,735 chilogrammi di chironomidi e il peso di ciascun insetto è di circa 0,003 grammi, si è stimata una raccolta complessiva pari a 5 milioni di specie. Il risultato è stato valutato positivamente dal servizio di Controllo organismi infestanti del Dipartimento di Prevenzione dell'Unità operativa complessa di Igiene e sanità pubblica dell'Usl Umbria 1, sotto la direzione di Igino Fusco Moffa

"In questa fase, la cattura dei chironomidi - spiega Alessandro Maria Di Giulio, responsabile del servizio - rappresenta la sottrazione di almeno 3 milioni di femmine che non potranno deporre 400 uova ciascuna e che compiono nell'estate, almeno tre generazioni. Parliamo di un numero importante di chironomidi che non vedremo in agosto e settembre". Numeri che non smettono di essere monitorati dall'Università di Perugia e che rientrano nell'ambito del progetto finanziato dal Piano nazionale per gli investimenti complementari nel programma "salute, ambiente, biodiversità e clima".

La nuova isola opera con un sistema del tutto autonomo, grazie a un impianto fotovoltaico con batterie di accumulo che garantisce sostenibilità ambientale e un'operatività continua. Un approccio che "guarda alla salute come il risultato di equilibri da tutelare con politiche integrate in linea con 'Health in All Policies' - aggiunge Salvatore Macrì, responsabile del servizio regionale prevenzione, sanità veterinaria, sicurezza alimentare -. L'iniziativa punta a promuovere la salute in tutti i settori decisionali e verrà rafforzata nel prossimo Piano Socio-Sanitario Regionale". 

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie