Cronaca
I carabinieri di Monte Castello di Vibio
Ha massacrato di botte la compagna, rompendole 13 costole e mandandola in rianimazione. Poi ha inscenato un incidente stradale per far credere che le ferite se le era procurate nello schianto. Invece i colpi al volto e al torace sono arrivate dalla furia del suo uomo, un 26enne di Fratta Todina, arrestato per lesioni gravissime. Lei, 49 anni, originaria di Petrignano, è ancora in terapia intensiva all'ospedale di Perugia.
Le indagini sono coordinate dalla procura della Repubblica di Spoleto. I carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di Todi e stazione di Monte Castello di Vibio lo hanno arrestato in flagranza di reato. Secondo quanto ricostruito dai militari, durante "una lite innescatasi per futili motivi, il giovane avrebbe aggredito violentemente la donna, colpendola ripetutamente al volto e al torace. Successivamente, nel tentativo di occultare l’accaduto, avrebbe simulato un incidente stradale nella mattinata successiva, quale causa che avrebbe determinato così rilevanti danni fisici alla parte lesa", fanno sapere i carabinieri in una nota. La donna, soccorsa dal personale sanitario del servizio 118, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Perugia, dove è stata ricoverata in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva. L’auto utilizzata per inscenare l’incidente, nella disponibilità dell’uomo, è stata posta sotto sequestro.
Il presunto autore del reato, "in ragione degli inconfutabili e gravi elementi probatori acquisiti nella ricostruzione dell’evento", è stato arrestato e portato nel carcere di Spoleto, in attesa dell’udienza di convalida. Nel frattempo, è stato attivato il protocollo del codice Rosso, previsto per i casi di violenza di genere a protezione della vittima.
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