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Femminicidio Ilaria Sula, la Sapienza Università di Roma ammessa parte civile nel processo. Le parole della Rettrice Polimeni

La dichiarazione: "Un segnale di straordinaria rilevanza per il ruolo degli Atenei nella società"

Antonella Lunetti

09 Dicembre 2025, 15:52

ilaria sula terni roma

Ilaria Sula, la studentessa di Terni vittima di femminicidio

La Sapienza Università di Roma è stata ammessa quale parte civile nel processo per il femminicidio di Ilaria Sula, la giovane studentessa di Terni uccisa a fine marzo 2025 in un appartamento di via Homs, nel quartiere Africano di Roma, con tre coltellate al collo e abbandonata in una valigia in fondo a un dirupo nella zona di Capranica Prenestina.

A Roma - davanti alla terza Corte d'Assise - è in corso il processo per l'ex fidanzato, Mark Antony Samson, il 23enne di origini filippine reo confesso dell'omicidio della 22enne ternana. E' accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dalla relazione affettiva con la vittima e per occultamento di cadavere.

Ilaria Sula studiava Statistica all'Università Sapienza di Roma. L'Ateneo si era costituito parte civile e nell'udienza del 9 dicembre - la seconda del processo con giudizio immediato per Mark Antony Samson - la richiesta è stata accolta.

Questa la dichiarazione della Rettrice Antonella Polimeni: “La decisione della Terza Corte di Assise del Tribunale Ordinario di Roma di ammettere Sapienza quale parte civile nel processo per il femminicidio di Ilaria Sula rappresenta un segnale di straordinaria rilevanza per il ruolo delle università nella società. Essa non riguarda solo la nostra vicinanza alla famiglia di Ilaria, a cui rinnovo il sentimento di affetto e solidarietà da parte dell’intera comunità Sapienza, ma anche il pieno riconoscimento del valore della missione educativa degli Atenei.”

"Le università - afferma la Rettrice Polimeni - non sono solo luoghi di trasmissione del sapere e di sviluppo della ricerca: sono comunità educanti, chiamate a formare cittadine e cittadini consapevoli e responsabili, promuovendo valori fondamentali come il rispetto reciproco, la dignità della Persona, la non violenza e la convivenza civile."

"La tragedia che ha colpito Ilaria e tutta la sua famiglia - ha aggiunto - ci ricorda con forza quanto sia importante che queste dimensioni siano parte integrante della nostra azione quotidiana, dalla didattica alla ricerca, dalle iniziative culturali alla vita della componente studentesca e di tutta la Comunità universitaria."

"Sapienza, con questa decisione della Corte - ha concluso la Rettrice -, riafferma la propria responsabilità sociale: proteggere e promuovere un ambiente in cui la formazione si accompagni alla crescita etica e umana delle nostre studentesse e dei nostri studenti. E, più in generale, è un impegno che ci guida nel nostro lavoro quotidiano e che vogliamo continuare a sostenere, affinché ogni Persona possa vivere un contesto sicuro, rispettoso e aperto, dove i diritti e la dignità di ciascuno siano sempre tutelati".

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