Il caso
Ancora polemiche sulle multe in Valnerina
Continua a far discutere il caso autovelox lungo la Valnerina a Terni. Giovedì 20 novembre a palazzo Spada il tema è stato al centro dell’attenzione del question time grazie all’interrogazione presentata dal gruppo consiliare del Pd ed esposta dal consigliere Michele Di Girolamo. “Risulta - ha ricordato in avvio - che il giudice di pace abbia annullato una quindicina di verbali. Quali sono gli intendimenti del Comune?”, l'input. Con tanto di richiesta di lumi sul fattore omologazione e l’eventuale ricorso in appello dell’ente.
A replicare con una lunga risposta di natura tecnica-giuridica, per l’esecutivo Bandecchi ci ha pensato l’assessore alla Viabilità, Marco Iapadre: “La Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che gli strumenti, se non omologati, non sono idonei per la rilevazione delle sanzioni amministrative. Una decisione che ha completamente ribaltato la precedente giurisprudenza”, ha detto in premessa.
“Nel Comune di Terni tutte le apparecchiature sono approvate con apposito decreto ministeriale e sottoposte a verifiche periodiche/annuali per funzionalità e taratura”.
Il giudice di pace ha accolto il ricorso di un utente per 13 verbali ricevuti: “Ha fatto propria la decisione della Cassazione. La direzione polizia locale sta procedendo con l’istruttoria per l’appello davanti al Tribunale con il patrocinio dell’Avvocatura comunale”. Iapadre ha poi sottolineato che il 7 ottobre scorso l’ente ha trasmesso i dati dei singoli apparecchi, assolvendo in questo modo alla “condizione necessaria per il legittimo utilizzo”. In ogni caso il funzionamento degli autovelox non è sospeso in attesa di ulteriori sviluppi e dell’appello.
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