Il caso
Decisivo il defibrillatore per evitare la tragedia
Una combinazione di situazioni, alcune fortuite e altre molto meno, che ha evitato la tragedia. Quella che stava per consumarsi martedì 23 settembre a San Gemini, durante il funerale di un uomo in duomo. Uno dei partecipanti, mentre attendeva l’arrivo del feretro, si è sentito male ed è andato in arresto cardiaco.
Proprio lì sul sagrato c’erano due volontarie della Croce Rossa di San Gemini, per ricevere la donazione che, per volontà dei familiari del defunto, sarebbe stata poi effettuata in occasione del rito funebre. Con loro, un terzo volontario della Cri sangeminese, presente al funerale in forma privata.
Quest’ultimo ha praticato il massaggio cardiaco all’uomo che si era sentito male. E una delle due volontarie è corsa in piazza San Francesco per prendere uno dei defibrillatori installati in centro.
Così, con il massaggio e dopo due “scariche”, prima delle quali si era precipitato sul posto anche un medico di base, il cuore dell’uomo ha ripreso a battere. E’ stato portato in ospedale, a Terni, con l’ambulanza del 118.
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