Il raid
L'abitazione messa a soqquadro dai ladri
Sono arrivati in pieno giorno, dopo aver tenuto d'occhio la signora - unica persona in casa a quell'ora della mattinata di martedì 17 giugno - che poco dopo le 11 è uscita per sbrigare delle commissioni. E la banda, sembra composta da quattro elementi più uno a fare da palo, è entrata in azione. Svaligiando la villetta, che si trova a Santa Lucia di Stroncone, portando via tutto ciò che sono riusciti ad arraffare nei pochi minuti del raid, che ha colpito la camera da letto e la cantina dell'abitazione. Per un bottino che, oltre al valore delle cose - perché accanto alla bigiotteria, l'amara conta parla anche di orologi, preziosi e altri ori di famiglia - pesa anche e soprattutto per i danni, per l'impatto psicologico e il dispiacere che fatti del genere lasciano nelle persone colpite.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri per i primi rilievi e le indagini del caso. La banda - si apprende - sarebbe giunta in zona a bordo di un'auto di colore bianco. E al momento della fuga, sarebbero stati quattro i soggetti - vestiti di nero - pronti a lasciare la casa, chi dall'interno e chi dalle pertinenze, per poi salire a bordo dell'auto con il complice al volante e scappare in direzione Sant'Antimo/Collescipoli.
Qualche elemento di partenza, si spera utile, ai fini dell'indagine ci sarebbe già. La speranza è che gli inquirenti possano dare un nome e un volto a chi non esita ad entrare nelle vite altrui, mettendole a soqquadro come le case che visita. Un elemento al vaglio, che inquieta, è anche il fatto che i tre cani della famiglia colpita, solitamente pronti e reattivi, non abbiano mai abbaiato in tutti i frangenti del furto. Il dubbio è che siano stati sedati.
Di sicuro i malviventi sono esperti del mestiere, non certo alle prime armi. Capaci di studiare il colpo in ogni minimo dettaglio e di tenere d'occhio ogni movimento delle vittime, accuratamente scelte. "Queste cose addolorano - spiega una residente della zona - ma non ci diamo per vinti, e lo stesso, sono sicura, le forze dell'ordine che sono sempre presenti. Qui ancora c'è una comunità capace di presidiare, per quanto possibile, la zona". E chissà che proprio da questo senso di comunità, da questa vita di paese a cui le cose importanti raramente sfuggono, che non possano giungere proprio quegli elementi fondamentali per rimettere insieme il puzzle investigativo. "La paura che queste situazioni si ripetano c'è - conclude la residente - ma c'è anche grande determinazione ad essere ancora più uniti ed efficaci".
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