Siderurgia
Il presidente Giovanni Arvedi ha incontrato i dipendenti
Il nodo energia e la questione ambientale sono stati al centro dell’incontro che il presidente Giovanni Arvedi ha avuto giovedì 29 maggio, a Terni, con il management aziendale, i capi settore e parte del personale. E’ stata l’occasione per uno scambio di vedute prima delle prossime fermate estive sulla situazione dell’azienda e gli obiettivi per il futuro. La riunione si è svolta nei locali della mensa di viale Brin proprio per assicurare un’adeguata capienza, Insieme al cavaliere erano presenti l’ad del gruppo, Mario Caldonazzo, l’ad dell’Ast, Dimitri Menecali, e i massimi responsabili produttivi del gruppo.
Un incontro interno senza i sindacati o le Rsu, con i quali ci saranno comunque altre occasioni di confronto. Nel corso della riunione, durante la quale il cavaliere ha risposto anche alle domande dei dipendenti, sarebbe emerso un cauto ottimismo sulla prossima firma dell’accordo di programma per il quale proseguono, a ritmo serrato, anche in questi giorni, i contatti con i ministeri dell’Imprese e del Made in Italy e dell’Ambiente. L’impressione è che ormai si sia in dirittura d’arrivo con la firma prevista entro la fine del mese venturo.
Arvedi Ast sta lavorando in sinergia con il governo e la Regione per trovare la quadra sul caro energia, problema che penalizza fortemente il polo siderurgico ternano rispetto ai suoi più diretti competitor internazionali. Le rassicurazioni ricevute, a quanto pare, avrebbero portato a smussare gli angoli, confermando in buona sostanza la linea dell’azienda. E’ chiaro che poi i buoni propositi dovranno tradursi in impegni concreti da mettere nero su bianco. Schiarita in vista anche sul fronte del piano ambientale con l’azienda di viale Brin pronta ad accogliere le indicazioni del Comune anche sulla discarica di vocabolo Valle, da bonificare secondo un cronoprogramma certo e condiviso.
I rifiuti, accumulati nel corso dei decenni, saranno tolti di mezzo e trattati in attesa dei nuovi conferimenti in base alle più innovative normative europee. Inevitabile da parte del presidente Arvedi il riferimento al piano industriale annunciato nel corso degli ultimi giorni e che prevede un impegno di spesa pari a 580 milioni spalmati nel giro di tre anni.
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