L'ATTO DI INDIRIZZO
“Riattivare il tavolo tecnico di confronto tra Azienda Arvedi Ast, Regione Umbria, Comune di Terni, Arpa Umbria, ASL Umbria 2, organizzazioni sindacali, che includa i rappresentanti del Comitato di Prisciano, che venga convocato con cadenza regolare al fine di: monitorare lo stato di attuazione degli interventi che vengono proposti dall’Azienda (Arvedi Ast / Tapojarvi) e/o delle prescrizioni autorizzatorie definite dalle autorità competenti; verificare a posteriori la corretta realizzazione degli adempimenti richiesti e l’efficacia degli stessi; analizzare eventuali nuove problematiche emergenti ed individuare le eventuali azioni risolutive”, è una parte del dispositivo di una Proposta di risoluzione predisposta unitariamente e votata all’unanimità questa mattina dalla Seconda commissione, presieduta da Letizia Michelini.
L’atto di indirizzo mira ad impegnare l’Esecutivo anche a “proseguire prioritariamente nelle azioni fin qui intraprese al fine di realizzare uno studio epidemiologico ed eziologico con la collaborazione di soggetti indipendenti, in grado di valutare i fattori di rischio sulla salute degli abitanti del quartiere e dei cittadini; far sì che nei futuri aggiornamenti del Piano regionale della Qualità dell’Aria venga presa in considerazione l’introduzione di misure per il contrasto dell’inquinamento derivante da fonti industriali, valutando le aree di maggiore criticità ambientale”.
Questo atto di indirizzo è stato predisposto a seguito di una audizione richiesta dal “Comitato Prisciano – Terni Est” per affrontare le problematiche ambientali derivanti dal persistente impatto delle emissioni provocate dall’attività siderurgica di Arvedi Ast ed organizzata in loco dalla Commissione lo scorso 11 aprile, alla quale hanno preso parte rappresentanti istituzionali, sindacati, tecnici regionali e figure apicali dell’Azienda.
Nell’atto, che verrà posto a breve all’attenzione dell’Assemblea legislativa per il voto (relatori: Michelini e Melasecche), viene tra l’altro evidenziato come all’audizione abbiano preso parte, oltre ai consiglieri regionali Letizia Michelini (presidente Commissione), Enrico Melasecche, Fabrizio Ricci, Stefano Lisci e Luca Simonetti, i componenti del Comitato Prisciano – Terni, l’assessore regionale all’Ambiente Thomas De Luca, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, l’assessore del Comune di Terni Sergio Cardinali, l’amministratore Delegato di Arvedi Ast Dimitri Menicali, il direttore generale di Tapojarvi Stefano Proietti, il direttore generale di Arpa Alfonso Morelli, i rappresentanti sindacali.
“I rappresentanti del Comitato – è scritto nel documento - hanno evidenziato come da circa 30 anni molti residenti del quartiere siano costretti a vivere in un contesto difficile a causa dei disagi e dell’impatto ambientale che l’attività siderurgica di Arvedi Ast provoca nel quartiere: polveri corrosive, fenomeni odorigeni, vibrazioni che provocano disagi diffusi agli abitanti. Gli stessi rappresentanti hanno espresso forte preoccupazione soprattutto per le conseguenze sulla salute umana, sottolineando nel contempo l’altissimo tasso dell’incidenza tumorale nella zona e chiedendo un approfondito studio epidemiologico alla luce dei valori alti e crescenti di Nichel e PM10. Pur nella consapevolezza dell’importanza che l’azienda riveste non solo nel panorama ternano, ma anche umbro e nazionale, fondamentale per lo sviluppo economico, i rappresentanti del Comitato hanno ribadito la necessità di garantire un percorso di civile convivenza, chiedendo alle autorità, tra cui la Regione per quanto di competenza, di monitorare sugli interventi adottati da Arvedi Ast per la riduzione delle problematiche, nonché di valutarne l’efficacia.
L’amministratore delegato di Arvedi Ast, Dimitri Menecali ed il direttore generale di Tapojarvi, Stefano Proietti, hanno sottolineato l’impegno dell’azienda che, per la risoluzione delle varie problematiche, ha predisposto un programma di interventi condiviso nell’ambito di un confronto costante con Regione ed Arpa. Da tutte le parti è stato ritenuto fondamentale un lavoro sinergico tra Azienda e Istituzioni, attraverso la costituzione formale di un tavolo di lavoro finalizzato a monitorare i progressi relativi agli interventi da porre in essere e individuare ulteriori soluzioni in tempi rapidi per dare risposte e soluzioni alle problematiche dei cittadini. I rappresentanti sindacali hanno, da un lato, auspicato la necessità di maggiori certezze in ordine all’accordo di programma che prevede sostanziosi investimenti in materia ambientale e, dall’altro, hanno invitato la Regione a un monitoraggio costante con l’implementazione di studi epidemiologici specifici sull’area, manifestando altresì massima disponibilità per ogni tavolo tecnico.
L’assessore regionale all’Ambiente Thomas De Luca, nel ribadire l’importanza dell’accordo di programma che la Regione Umbria è pronta a firmare, ha evidenziato la necessità che le varie questioni siano affrontate all’interno di un tavolo tra istituzioni e soggetti coinvolti per raggiungere il comune obiettivo della soluzione del problema, partendo da due presupposti: la continuità produttiva e la tutela dell’ambiente e della salute pubblica. I membri della Commissione ed i consiglieri regionali presenti, nei loro interventi hanno condiviso la necessità di un monitoraggio costante della situazione, nonché di riattivare un tavolo di lavoro. La tutela della salute e dell’ambiente - è stato ricordato - sono principi sanciti dalla Costituzione ed è necessario garantire un equilibrio tra sviluppo industriale e sostenibilità ambientale.
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