TENNIS
Da sinistra, Francesco Passaro, Nicola Pietrangeli e Max Giusti durante un evento nel 2022
Ci ha lasciato a 92 anni Nicola Pietrangeli, icona del tennis italiano e mondiale che ha fatto emergere la passione per la racchetta in Italia alla fine degli anni ‘50 vincendo due Roland Garros (1959 e 1960), poi gli Internazionali d’Italia nel 1961 e negli anni ‘70 è stato d’esempio per la generazione che ha vinto la Coppa Davis con lui alla guida da Capitano nel 1976. E non poteva mancare Perugia nel cammino della carriera infinita di Pietrangeli. Il grande istrione che ha fatto la storia del tennis dal 1952 al 1974 quando si è ritirato, ha giocato uno dei suoi ultimi tornei, l’ultimo campionato italiano, proprio al Tc Perugia. Nell’edizione del 1973 perse ai quarti e il titolo fu vinto da Adriano Panatta in finale contro Bertolucci e insieme vinsero il doppio. In campo c’erano anche Barazzutti e Zugarelli, dunque era cominciata l’era della squadra che nel 1976 portò a casa la prima storica Insalatiera d’argento.
Già nel 1971 il Tc Perugia fu teatro della gara di primo turno del tabellone di Coppa Davis e gli azzurri si imposero per 5-0 sulla Bulgaria con Panatta, alla sua seconda convocazione in Davis, Di Domenico e Zugarelli in campo. Per l’occasione mancò proprio Pietrangeli che il capitano Sirola, pur essendo il suo compagno di doppio di tante battaglie, non convocò. Poi il Tc Perugia (che ringraziamo per il materiale fornito, ndr) fu teatro di un evento, il 13 giugno del 2018, organizzato dall’associazione Avanti Tutta e dalla Mef Tennis Events di Marcello Marchesini un mese prima degli Internazionali di Perugia.
Nell’occasione venne ricordato proprio il campionato italiano del 1973 e naturalmente tutte le gesta di Pietrangeli. Fu anche l’occasione per premiare i vincitori e le vincitrici di un torneo organizzato dal Circolo e fu un riconoscimento particolarmente gradito.
IL RICORDO DI MARCHESINI “L’ultimo ricordo è davvero emozionante – racconta Marcello Marchesini - perché abbiamo visto fianco a fianco la finale della Coppa Davis, la seconda dell’Italia, vinta dall’Italia a Malaga. E’ stato un grandissimo personaggio di sport e di vita, un’icona del tennis. Veniva volentieri in Umbria e con lui abbiamo passato delle belle giornate a Foligno nel 2017 in occasione delle finali di A1 femminili e maschili vinte tra l’altro dall’Aniene di Berrettini. Poi fu ospite con noi, insieme Lea Pericoli, nel 2019 a Chieti per la Fed Cup”.
LE PAROLE DI CANCELLOTTI La terra rossa del Tc Perugia dunque è stata teatro della storia del tennis italiano e altre pagine indelebili le ha scritte Francesco Cancellotti, ex numero 21 del mondo cresciuto sui campi di via Bonfigli. E lo ricorda anche “Cancilla”, campione italiano per due volte, la prima nel 1983 e la seconda nel 1984 proprio al Tc Perugia in finale contro Fioroni e quindi nell’albo d’oro insieme a Nicola Pietrangeli. “Personaggio carismatico con il quale ho trascorso tante serate insieme con amici come Barazzutti, Di Domenico anche non molto tempo fa. Ci siamo ritrovati in diverse occasioni a cena e poi quando ero consigliere nazionale abbiamo seguito insieme anche una trasferta dell’Italia in Davis in Finlandia, in un periodo non molto esaltante e lui ne soffriva a modo suo. Lo conosciamo tutti, ha sempre parlato molto di sé, ma è stato sempre un piacere stargli accanto. Aveva mille cose da raccontare”.
IL PREMIO NESTORE L’Umbria aveva accolto Pietrangeli anche nel 1999 e il palcoscenico fu quello del teatro Concordia a Marsciano dove a Nicola fu consegnato il premio Nestore e la sua partecipazione fu possibile grazie all’amicizia del campione con Roberto Milliani, ideatore dell’Umbria Tennis. Un bel ricordo lo ha anche Francesco Passaro, tennista 24enne umbro top 100 a febbraio, che era stato premiato nel 2022 come Most Improved proprio da Pietrangeli nella serata degli Awards di SuperTennis. Insomma, l’icona del tennis italiano e mondiale ha avuto un bel rapporto anche con l’Umbria e il mondo del tennis regionale può esserne orgogliosa.
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