CALCIO SERIE C
Massimo Ferrero, consulente della Ternana, al Barbetti (Photo Studio)
La scena è stata sempre la sua: da intervistato ai tempi della Sampdoria come ora nella Ternana. Ma non può esserlo. Almeno entro i limiti dello stadio Liberati quando la scena se la prende, giustamente, la squadra. Perché Massimo Ferrero, per tutti il “presidente” di fatto presidente non è.
E’ un consulente, un collaboratore non censito nell’organigramma rossoverde. E allora anche se gli ispettori della Federcalcio hanno provato a frenarlo, lui se n’è infischiato. “Io so’ Ferrero”, avrà inconsciamente pensato. Come si legge nelle motivazioni del provvedimento, Ferrero “nonostante non fosse munito di pass, sostava per circa 20’ sul terreno di gioco, faceva accesso davanti all’ingresso degli spogliatoi, e, invitato ad allontanarsi dai Collaboratori della Procura Federale, non adempiva alla richiesta ma entrava nell’area spogliatoi e proferiva parole irriguardose nei loro confronti”.
Il giudice sportivo ha deciso così di togliere la scena a Massimo Ferrero, inibito fino al 25 novembre, e comminare 1000 euro di multa al club.
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