SPOLETO
E' stata una giornata di festa, di preghiera, di grata memoria, di incontro, di ricordi, di sorrisi e di sguardi. Sì, perché non solo a San Giovanni di Baiano, domenica scorsa, è stata celebrata la solennità del Corpus Domini ma anche festeggiato chi ha compiuto più di 90 anni. Tra loro anche due gemelle che quest’anno hanno spento ben 95 candeline. Nella chiesa di San Giovanni Battista, la Pievania guidata da don Edoardo Rossi, con la preziosa collaborazione del Comune di Spoleto, ha accolto gli ultra novantenni residenti nel Comune.
Una tradizione che si rinnova da tanti anni e che precede i festeggiamenti di San Giovanni. Prima della celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Renato Boccardo, c’è stato il saluto agli anziani del vice sindaco Danilo Chiodetti. Tra le tante presenze, da sottolineare quella di due sorelle gemelle di 95 anni, Giuseppa e Maria. A servizio loro e di tutti gli degli ultra novantenni presenti alla cerimonia, accompagnanti dai familiari, c’erano anche i ragazzi dell’oratorio, così che la freschezza dell’esistenza si è incontrata con la sua saggezza. La liturgia è stata animata dalla corale della Pievania e con l’Arcivescovo ha concelebrato don Edoardo Rossi, diacono permanente, Giacomo Santeramo.
Nell’omelia, monsignor Boccardo ha sottolineato come “l’Eucaristia ci è donata per vivere in pienezza così come siamo e lì dove siamo e per affrontare le diverse stagioni della vita e voi, cari amici, che siete avanti nell’età e sentite tutti i limiti connessi a ciò potreste avere un pensiero, quello di dire: oramai non servo più. Ma ciò che non si può fare con le mani e con le gambe, si può fare col cuore: dispensare la sapienza accumulata negli anni, frutto di sacrifici, di soddisfazioni e anche di fallimenti. Dall’alto dell’età ci ricordate ciò che vale veramente nella vita, la dimensione umana, la voglia delle cose belle, l’accoglienza e la generosità. E allora il vostro compito è fondamentale, soprattutto per trasmettere ai più giovani la sapienza dell’esistenza – ha concluso il presule - i vostri esempi sono scuola di vita e perciò molto preziosi”. La serata si è poi conclusa con un momento di convivialità.
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