FOLIGNO
Domenica 22 giugno a Foligno si è svolto il congresso regionale del partito della Rifondazione Comunista dell’Umbria.
Un appuntamento partecipato che ha visto la presenza di numerosi ospiti provenienti dalle forze politiche e sociali del territorio: dal Partito Democratico ad Alleanza Verdi e Sinistra, dal Movimento 5 Stelle al Partito Socialista e al Pci, fino a rappresentanti di Cgil, Legambiente e dell’Associazione Luca Coscioni. Un segnale della ripresa di un dialogo positivo e costruttivo con il fronte democratico e progressista della regione.
Il congresso “ha delineato obiettivi politici chiari per il gruppo dirigente, nel solco di un protagonismo che ha già visto Rifondazione giocare un ruolo centrale nella costruzione delle coalizioni vittoriose a Perugia, in Regione e più recentemente ad Assisi” spiega Rifondazione in una nota. All’esito del dibattito, il congresso ha affidato al nuovo comitato politico regionale e al suo segretario il compito di far evolvere le alleanze elettorali in veri e propri accordi politici di medio e lungo periodo. Il congresso ha eletto all’unanimità segretario regionale Franco Cesario, artigiano e presidente di una cooperativa sociale di tipo B che si occupa del reinserimento lavorativo di persone svantaggiate.
Cesario è da sempre impegnato nei movimenti per il lavoro e per la pace, e rappresenta una figura di sintesi tra rinnovamento generazionale ed esperienza politica consolidata. “Il congresso regionale del Partito della Rifondazione Comunista ha confermato la linea nazionale che in Umbria già stavamo praticando: alleanze larghe, unitarie, capaci di battere le destre, come già accaduto a Perugia e Assisi. Ma oggi vogliamo fare un passo in avanti: non solo alleanze elettorali, ma una vera progettualità politica condivisa, in cui anche Rifondazione sia protagonista dell’azione istituzionale” ha detto nel suo discorso Cesario.
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