Politica
Fratelli d'Italia appoggiava la candidata del centrodestra, Margherita Scoccia
Tra poco più di un mese, Vittoria Ferdinandi festeggerà il primo anno da sindaca di Perugia. A poche settimane da questo traguardo, la Corte dei conti ha reso noti i risultati sulle spese elettorali per le amministrative che hanno riportato il centrosinistra alla guida della città dopo 10 anni di giunta Romizi.
Come si legge nella relazione, il limite massimo di spesa ammissibile ammonta a 130.183 euro per formazione politica. A fare da paperone è stata Fratelli d'Italia, prima lista in appoggio al candidato sindaco Margherita Scoccia: come si legge nell'atto, "dal consuntivo si evince che per la campagna elettorale la lista ha sostenuto spese per complessivi 68.673,20 euro". Di questi, 51.295,40 euro sono serviti per tutto ciò che concerne la produzione del materiale per la propaganda; 17.195,80 euro per la distribuzione e diffusione di materiale elettorale; 182 euro per l’organizzazione di eventi. Tutte spese finanziate con fondi propri di FdI.
A seguire, in seconda posizione, c’è Progetto Perugia (sempre in quota centrodestra). La lista ha speso 15.175,12 euro, di cui solo 15.112,34 regolarmente documentati. Di questi, 10.368,80 euro sono stati utilizzati per l’attività di propaganda; 343,54 per distribuzione e diffusione dei materiali e dei mezzi, compresa l'acquisizione di spazi pubblicitari. Ancora, 4.400,00 euro sono serviti per il personale utilizzato e ogni altra prestazione o servizio inerente alla campagna elettorale. Tutte spese che sono state finanziate per oltre 11 mila euro "con contributi di persone fisiche di cui sono indicate le generalità", mentre i restanti 3.975,12 euro con mezzi propri del movimento.
Il terzo gradino del podio va a Perugia Civica (centrodestra). La spesa è stata di 9.800 euro, di cui 6.698,05 per produzione, acquisto o affitto di materiali e mezzi di propaganda; 1.636,84 per distribuzione e diffusione di materiale elettorale; 289,47 per l’organizzazione di manifestazioni; 800 per il personale durante gli eventi e 375,64 euro equivalente al 30% a forfait dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili e documentate. “Per il finanziamento delle predette spese sono stati raccolti fondi per complessivi 9.800,00 euro”: 4.250 sono contributi da parte dei candidati; 5.550 contributi volontari da parte di sostenitori.
Giù dal podio il Partito Democratico, con 5.869,65 euro, “relativi a produzione, acquisto o affitto di materiali e mezzi di propaganda, comprendenti l’importo di 160,00 euro, riferite a spese calcolate in misura forfettaria”. Tutte spese che hanno trovato copertura dai finanziamenti provenienti da mezzi propri del partito.
Di poco superiore ai 5 mila euro anche la spesa della lista Pensa Perugia – Azione – Siamo Europei (centrosinistra): l’importo ammonta a 5.210,70 euro, di cui 3.710,40 per la propaganda e 1.500,30 per spese relative al personale in campagna elettorale. Del totale, 1.500,30 euro sono stati finanziati con mezzi propri del partito; mentre 3.740 arrivano da contributi e finanziamenti esterni.
Passando alla Lega, la lista “ha sostenuto spese per complessivi 2.112,00 euro ma sono state ammesse a rendicontazione per un importo parziale pari a 1.757,60 euro”: la differenza “risulta non ascrivibile per superamento del limite ‘in percentuale fissa del 30 per cento dell'ammontare complessivo delle spese ammissibili e documentate’”. Le spese del Carroccio, finanziate interamente con fondi propri del movimento, si sono divise tra la produzione di materiali per la propaganda, pari a 1.352,00 euro, e il forfait del 30 per cento relative ai locali per le sedi elettorali, pari a 405,60 euro.
Capitolo Alleanza Verdi Sinistra: la lista ha speso, con risorse proprie, 1.387,38 euro: 1.098,74 sono serviti per l’attività di propaganda; 288,64 per gli eventi.
La spesa del Movimento 5 Stelle ammonta invece a 416 euro per organizzazione di manifestazioni, soldi che arrivano direttamente dal movimento.
Infine, 256 euro sono quelli spesi da Forza Italia per “stampa, distribuzione e raccolta moduli, autenticazione delle firme ed espletamento di ogni altra operazione richiesta dalla Legge per la presentazione delle liste elettorali”. Spesa che trova copertura “con una quota parte della libera contribuzione erogata in denaro da persone fisiche risultante dalla documentazione in atti trasmessa”.
Chi invece non ha ricevuto finanziamenti, né sostenuto spese, sono Perugia contro guerra e neoliberismo – Pci; Futuro Giovani; Unione di Centro; Perugia Amica; Alternativa Riformista - Italexit; Forza Perugia; Perugia Merita - Psi - Italia Viva - Tempi Nuovi; Perugia per la Sanità Pubblica; Orchestra per la Vittoria e Anima Perugia.
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