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Fontivegge e Monteluce, i quartieri che recuperano: torna il progetto giustizia riparativa per l'inclusione lavorativa dei detenuti

Appuntamento dal 25 al 29 settembre. l'idea è della Caritas della diocesi di Perugia-Città della Pieve

Nicola Uras

23 Settembre 2025, 05:40

Fontivegge e Monteluce, i quartieri che recuperano: torna il progetto giustizia riparativa per l'inclusione  lavorativa dei detenuti

Incontro in Caritas

Torna - dopo essere stato avviato nel 2024 - il progetto Semi di carità della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve. Finanziato dall'8xmille intende promuovere la giustizia riparativa e la giustizia di comunità sul territorio. La fase dei quartieri riparativi inizierà questa settimana, da giovedì 25 a lunedì 29 settembre, nei quartieri di Fontivegge e Monteluce.

l dottor Alfonso Dragone, responsabile dell'area progetti di Caritas diocesana, spiega: “Innanzitutto si tratta della promozione della giustizia riparativa sul territorio, nel suo approccio comunitario, oltre l’applicazione in ambito penale previsto dalla riforma Cartabia. Abbiamo lavorato alla realizzazione di un progetto pilota nei quartieri di Fontivegge e Monteluce così da promuovere e favorire la gestione e la prevenzione di conflitti e rafforzare il loro tessuto sociale, attraverso un approccio riparativo mediante i valori, i principi e le pratiche della stessa Giustizia riparativa”.
I quartieri riparativi “sono un percorso di ascolto, dialogo e trasformazione partecipato, nato per costruire comunità più inclusive, solidali e consapevoli con il coinvolgimento di cittadini, istituzioni, associazioni, realtà commerciali”.
Per Fontivegge gli incontri iniziano giovedì 25 settembre, ore 18, presso il Polo formativo Confcommercio, proseguendo il 2, 9, 16, 23, 30 ottobre e 7 novembre. Per Monteluce l’appuntamento è per lunedì 29 settembre, ore 18, presso le aule Adisu, continuando il 6, 13, 20, 24 ottobre e 3, 10 novembre.
Il progetto punta a quattro obiettivi principali: inclusione sociale e lavorativa per detenuti ed ex detenuti; sensibilizzazione sui valori della giustizia riparativa; coinvolgimento della comunità scolastica; mitigazione conflitti e sviluppo della coesione sociale.


Il direttore don Marco Briziarelli definisce la giustizia riparativa “paradigma innovativo per il nostro territorio, capace di attivare percorsi di comunità e di rigenerazione sociale nei quartieri in cui prende forma questo progetto pilota. Questa iniziativa è resa possibile grazie a una rete straordinaria di partner che credono nella forza del dialogo e della responsabilità condivisa. A loro va il nostro più sentito ringraziamento. Un pensiero di apprezzamento va anche alle istituzioni regionali, che con attenzione e sensibilità, stanno seguendo con interesse questo cammino condiviso”.

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